Comincia a delinearsi il quadro delle cose possibili in
parlamento. Napolitano, (credo abbia votato M5S) incazzato nero per tutti i suoi appelli su legge elettorale e quant'altro caduti nel vuoto, non vuole governi di minoranza.
Grillo non vuole un
governo dei partiti, lasciando trapelare che appoggerebbe un governo
politicamente orientato.
Sommando queste due cose è evidente che Bersani è sul serio,
politicamente parlando: " a dead man walking".
Il tentativo che
Bersani vuole fare di formare un governo di minoranza, a questo punto, non ha
nessuna possibilità di avere successo.
I cinque stelle mostrano capacità di analisi e strategiche
notevoli, insospettabili per dei neofiti della politica.
Con questa mossa (ancora in embrione) si tirano fuori dall'angolo nel quale il PD sta provando a cacciarli,
mostrando di volersi assumere le loro responsabilità ma dicendo chiaro che
vogliono essere loro a dettare la linea.
Adesso attendiamo le contromosse del PD.
Nel frattempo il
PDL si è piazzato sulla riva del fiume nell'attesa e nella speranza di vedere
passare il cadavere del PD e della lista Monti magari sulla stessa scialuppa,
ammonendo (per bocca del campione del mondo di Lecchinaggio) Bersani di non
portare l'Italia alla rovina, che faccia merda.
Il giullare di Arcore, comincia ad assaporare il gusto del
ritorno alle urne con tutte le nefaste conseguenze che si tirerebbe dietro, da
riversare in termini di responsabilità sul PD e su Grillo, e quindi il ritorno al trono della penisola con tutto il contorno di nani, ballerine, nipotine di Mubarak etc.
Il rischio è che
mentre loro giocano crolli tutto
e stiamo certi che fra le macerie non troveremo i ladroni di Roma
corrotta, ma soltanto normali elettori
del PD, di Grillo e del PDL.
In questi giorni, Casini va in giro travestito per non farsi
riconoscere. Fini è in vacanza a Montecarlo. Ingroia a fatto richiesta di
tornare in Guatemala. Di Pietro si è iscritto ad un corso serale d'italiano. Giannino
sta frequentando un master per falsari di laurre. Personalmente sosterrei
qualsiasi governo politicamente orientato (senza il PDL e Monti per intenderci)
fatto da personalità d'area, scelte per comprovata onesta e competenza, lontane
dai partiti che si presenti alle camere con un programma preciso a tempo. Riproponibile
in caso di buoni risultati.
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