venerdì 29 marzo 2013

Il comune restituisca il dovuto ai ciminnesi.

Acqua, bolletta illegittima da luglio 2011

Acqua, bolletta illegittima da luglio 2011


Gli italiani pagano una bolletta illegittima da luglio 2011 e i maggiori esborsi versati da luglio a dicembre 2011 dovranno essere restituiti. Per il Consiglio di Stato, infatti, il referundum sull'acqua, che abrogò la remunerazione del 7% del capitale investito per 6 messi, ossia prima dell'applicazione del nuovo regolamento che vale dal primo gennaio 2012, non è stato rispettato. Il parere è stato inviato all'Authority per l'energia per la determinazione di nuove tariffe. La notizia è stata resa nota dal Forum dei movimenti per l'acqua: "Non si possono fare profitti sull'acqua e a darci ragione è proprio il parere del Consiglio di Stato sulla tariffa: le bollette che i gestori consegnano ai cittadini sono illegittimamente gonfiate e non rispettano la volontà referendaria espressa da 27 milioni di persone".

L'Autorità per l'energia, incaricata di formulare la nuova tariffa all'indomani del referendum, aveva chiesto un parere al Consiglio di Stato sulla remunerazione del capitale investito, ovvero il profitto garantito del 7% presente nelle bollette. La risposta ha confermato quanto precedentemente affermato dalla Corte Costituzionale: dal 21 luglio 2011, data di proclamazione della vittoria referendaria, la remunerazione del capitale investito doveva cessare di essere calcolata in bolletta.

Per ciò che riguarda i rimborsi, l'Autorità ha scartato il metodo del conguaglio in bolletta e ha scelto quello della restituzione secca: spetta ai gestori, adesso, il compito di rendere quello che hanno percepito ingiustamente, senza compensarlo in bolletta. Naturalmente, per il periodo che finisce il 31 dicembre 2011.

Adesso l'Autorità dovrà vagliare le tariffe applicate dai 3 mila gestori da gennaio 2012 e fino all'emanazione delle nuove regole: lo scopo è quello di verificare l'applicazione del regolamento. In caso contratio, le aziende idriche dovranno restituire la differenza, ma stavolta sotto forma di conguaglio in bolletta.

Il Forum italiano dei movimenti per l'acqua, però, chiede una maggiore attenzione: "Il nuovo regolamento dell'Autorità non va bene perché la remunerazione del capitale investito viene reintrodotta sotto mentite spoglie". E spiega che la restituzione del 7% non dovrebbe essere calcolata soltanto sulle bollette comprese tra il 21 luglio e il dicembre 2011, ma anche per le bollette emesse dal 2012, fino ad arrivare all'emanazione del nuovo regolamento.

sabato 23 marzo 2013

Roccamalata: il bene dei cittadini a piccole dosi.

Dopo l’ubriacatura di bene di Ciminna dovuta alla “rastulata” delle bollette TARSU, arriva il bene di Ciminna a piccole dosi mensili dell’addizionale IRPEF comunale, deliberata dal sindaco, dalla sua giunta e da nove consiglieri della sua maggioranza.
Gli strateghi dell’amministrazione comunale, deputati a trovare i modi migliori per somministrare ai ciminnesi, quelle tonnellate di bene di Ciminna promesse in campagna elettorale dal sindaco e dalla variopinta compagine che appoggia e sostiene le sue scelte amministrative, in pochissimi mesi hanno tirato fuori dal cappello diverse soluzioni tutte graditissime dai ciminnesi:
1.aumento del 78% della TARSU;
2. aumento di 30€ del canone annuo dell’acqua;
3. aumento dell’IMU sulla seconda casa;
4. “dulcis in fundo” l’istituzione dell’addizionale IRPEF comunale.
Determinando un aumento della pressione fiscale locale che credo sia un record mondiale. Tutte scelte nate dopo giorni e notti a scervellarsi da lasciarci la salute.

sabato 16 marzo 2013

AVVISO

SABATO 16 MARZO ORE 18:00

AULA MAGNA LICEO PALMERI CIMINNA


notarsu1Avvisiamo tutta la cittadinanza che a causa della concomitanza di altri eventi, previsti nel pomeriggio di Domenica 17 marzo 2013, abbiamo anticipato la data dell'Assemblea Costituente del Comitato "NO TARSU CIMINNA" alla data di SABATO 16 MARZO 2013 ore 18 presso l'ALULA MAGNA DEL LICEO NICOLO' PALMERI DI CIMINNA.
A tal proposito si precisa che a seguito della nostra richiesta di concessione dell'Alula Consiliare del Municipio, il Presidente Martino Savoca con nota del 11.03.2013, ci comunicava l'impossibilità di concederci la disponibilità dell'Aula Consiliare, poiché l'iniziativa non rientrava tra quelle previste dall'art. 5, comma 3, del regolamento del Consiglio Comunale.
Tuttavia il Presidente vista la natura dell'assemblea e di concerto con il Sindaco, ci mettevano a disposizione, tramite apposita nota del Sindaco, i locali del Centro Culturale "Giuseppe ALESI".
Preso atto di quanto sopra, avendo avuto già preventivamente la disponibilità dell'Aula Magna del Liceo Scientifico Nicolò Palmeri da parte del Preside Fausto CLEMENTE, per la centralità del sito e per motivi logistici, abbiamo preferito i locali del Liceo a quelli del Centro Culturale.
Decisione che è stata comunicata tempestivamente sia a mezzo Posta Elettronica Certifica sia telefonicamente allo stesso Presidente del Consiglio.

domenica 10 marzo 2013

Centro riciclo Vedelago (TV)


Strategia rifiuti zero. (da: Rifiuti zero Sicilia)

Il "Rifiuto" è per definizione qualcosa di “non più utile” e/o “di nessun valore”.
La "Strategia Rifiuti Zero” si propone di dare un valore e un’utilità agli oggetti che hanno esaurito la fase del consumo. In questo modo non esisteranno più i rifiuti e i problemi legati ai rifiuti: Zero rifiuti = Zero problemi.
Tanto più ci si avvicina all’obbiettivo Rifiuti Zero, tanto meno si ha la necessità di discariche e/o  inceneritori.
La considerazione iniziale alla base di Rifiuti Zero è la seguente: il trattamento dei rifiuti non è un problema tecnologico (le soluzioni tecniche ci sono già o si possono trovare incentivando la ricerca e stimolando il mercato e le aziende), né di managerialità (i consulenti non sono quasi mai politici ma tecnici, esperti, e manager già ora e questo non evita lottizzazioni politiche, malaffare, sprechi), ma di strategia, organizzazione, educazione e progettazione industriale e, naturalmente, di corretta amministrazione pubblica.

martedì 5 marzo 2013

Grillo - Bersani: scacco matto in due mosse Napolitane..



Comincia a delinearsi il quadro delle cose possibili in parlamento. Napolitano, (credo abbia votato M5S) incazzato nero per tutti i suoi appelli su legge elettorale e quant'altro caduti nel vuoto, non vuole governi di minoranza. 
Grillo non vuole un governo dei partiti, lasciando trapelare che appoggerebbe un governo politicamente orientato.
Sommando queste due cose è evidente che Bersani è sul serio, politicamente parlando: " a dead man walking". 
Il tentativo che Bersani vuole fare di formare un governo di minoranza, a questo punto, non ha nessuna possibilità di avere successo.
I cinque stelle mostrano capacità di analisi e strategiche notevoli, insospettabili per dei neofiti della politica.
Con questa mossa (ancora in embrione) si tirano fuori dall'angolo nel quale il PD sta provando a cacciarli, mostrando di volersi assumere le loro responsabilità ma dicendo chiaro che vogliono essere loro a dettare la linea.
Adesso attendiamo le contromosse del PD. 
Nel frattempo il PDL si è piazzato sulla riva del fiume nell'attesa e nella speranza di vedere passare il cadavere del PD e della lista Monti magari sulla stessa scialuppa, ammonendo (per bocca del campione del mondo di Lecchinaggio) Bersani di non portare l'Italia alla rovina, che faccia merda.

sabato 2 marzo 2013

La casta, il popolo e il domatore di piazza.



Ho sempre avuto l’impressione che la casta politica abbia da tempo perso qualsiasi contatto con la realtà che la gente normale vive ogni giorno.
Oggi, a pochi giorni dalle elezioni questa impressione si è trasformata in certezza: la casta dei politici e dei burocrati boiardi di stato, loro complici indispensabili e interessatissimi, è impegnata a mantenere lo stato delle cose cosi com’è vive, questa gente evidentemente vive in un’altra dimensione spazio-temporale.
Una dimensione che non incrocia mai la realtà, una dimensione fatta di intrighi, di giochetti di tattiche inutili che mirano soltanto a perpetrare nel tempo una situazione che è ormai insostenibile.
Oggi la situazione italiana somiglia molto alla situazione della Francia prima della rivoluzione.
In quel periodo in Francia pochissimi avevano moltissimo e moltissimi privilegi, e tantissimi non avevano nulla e  nessuna speranza di migliorare la loro condizione economica e sociale.

venerdì 1 marzo 2013

No TARSU Ciminna. Una legittima azione di legittima difesa.

In collaborazione con alcuni cittadini e l'associazione Liberamente Ciminna, stiamo lavorando per costituire a Ciminna un Comitato cittadino per lottare contro l'incredibile aumento della TARSU.
Aumento che non trova nessuna motivazione nel servizio che rimane uguale a sempre, anzi  abbiamo dovuto subire la beffa di una multa di circa 6000 euro perchè a Ciminna non si è mai fatta raccolta differenziata.
Nessuno ci ha mai comunicato che la raccolta differenziata non veniva fatta.
Tutti noi abbiamo continuato a differenziare i rifiuti a casa nostra e ad acquistare i sacchetti, tutto inutile perchè la raccolta differenziata a Ciminna è stata ed è una farsa, se consideriamo che attualmente è al 6%, e personalmente (visti i trascorsi) non  credo nemmeno a questo dato.
Attualmente stiamo contattando alcuni legali per acquisire pareri sulle possibilità e sulle modalità d'azione.
Dai primi pareri ci sentiamo di dire che abbiamo delle possibilità che per ovvie ragioni non possiamo al momento rendere note.
Nel momento in cui avremo la concreta certezza di potere fare qualcosa coinvolgeremo tutti coloro che hanno interesse a difendere le loro tasche dalla "longa manus" della giunta ciminnese.
I nostro soldi sono nostri, le tasse bisogna pagarle ma devono servire a cose utili e ci deve essere corrispondenza tra spese e prestazioni offerte. 
Qui si finanziano professionisti per disegnare la classica "O" con il bicchiere e si pagano migliaia di euro, si tengono calmi e buoni consiglieri e assessori che scalpitano sempre usando i nostri soldi. 
Noi non facciamo politica, semplicemte non ci stiamo a farci massacrare in questo modo restando in silenzio, noi vogliamo reagire e vogliamo farlo da cittadini che agiscono contro qualcosa che la maggior parte dei ciminnesi percepisce come un sorpruso e una prepotenza.
Abbiamo bisogno della collaborazione di tutti perchè questa non è la nostra azione ma è l'azione di tutti.

Oggi la priorità e la lotta per l'annullamento dell'aumento del 78% della TARSU, se vuoi collaborare iscriviti al gruppo FB: NO TARSU CIMINNA

Chi ci governa ha attinto e attinge a piene mani dalle nostre tasche per foraggiare assunzioni clientelari e politiche utili solo alla ristretta casta che orbita tutte le mattine attorno al palazzo municipale.
Dobbiamo spazzare via questa politica e chi la pratica.