martedì 29 maggio 2012

Premiata macelleria Monti, Alfano, Bersani, Casini.

La lettura dei giornali ci consegna un’Italia stremata, sfiduciata, confusa che non trova la forza di reagire, la corruzione e` diventata sistemica in qualsiasi settore della politica, dell’economia e della vita del Paese. Nemmeno la Chiesa sembra fare eccezione.
Disoccupazione alle stele, disuguaglianze in aumento, i ricchi diventano sempre piu’ ricchi e i poveri sempre piu’ poveri,tanti giovani  non cercano piu’ lavoro, altri giovani emigrano, imprenditori che si suicidano, famiglie sempre piu’ vicine alla soglia di poverta’.

Ci avevano raccontato fino a qualche mese fa che tutto andava bene, che i ristoranti erano pieni, che la crisi era solo un fatto psicologico e non reale, che bisognava uscire e spendere, cosi` predicava l’imbonitore di Arcore e cosi` ripetevano i suoi leccapiedi.

Ad un tratto pero`il venditore di fumo capisce che deve scappare, va al Colle e concorda una via d`uscita con il Presidente della Repubblica, probabilmente chiede e ottiene garanzie su televisione e giustizia, allora si presenta alle Camere e dice che si dimette per il bene del Paese (anche lui).

Quindi Napolitano consegna il Paese nelle mani di Monti, un esperto “contabile” di fama europea, che assieme ad un manipolo di tecnici comincia un’azione accanita contro lavoratori, classe media, pensionati e povera gente. Taglia le pensioni, prova a cancellare l’art. 18 dello statuto dei lavoratori, approva una tassa ignobile come l’IMU, elimina molte voci dello stato sociale e aumenta altre imposte. Una visione strabica della politica che al momento di chiedere sacrifici guarda solo nelle tasche di chi soldi ormai non ne ha quasi piu`, e mai nelle tasche dei ricchi.

Un’opera di eliminazione di quello che resta della classe media italiana da fare invidia alla campagna di  Hitler contro gli ebrei.

I partiti con poche eccezioni gli reggono il moccolo, sono complici di questa carneficina sociale, in cambio ottengono che il contabile della Bocconi non tocchi i loro privilegi e non tocchi le tasche dei ricchi.

Il 6 e il 7 maggio l”Italia e` andata  a votare, il PDL perde il 29% e il Pd  il 16% (fonte ilsole24ore),e irrompe sulla scena della politica italiana un movimento fatto di gente comune e da giovani, capeggiato da un comico che fondamentalmente chiede un voto per mandare a casa questi politici corrotti , incapaci e ammuffiti.

L’Italia risponde e vota 5stelle, sperando che il messaggio venga recepito dai partiti, ma invece no. I partiti e i loro giornali cominciano un’opera di demonizzazione di Beppe Grillo, definendolo in tutti i modi possibili. I partiti si concentrano a cercare di cambiare quello che a loro e` esterno, provano a distruggere l’avversario che sta mettendo a rischio la loro esistenza (almeno nelle attuali dimensioni).

I partiti non pensano nemmeno a riformarsi o a provare a capire le ragioni vere della loro sconfitta, danno la colpa alla crisi economica, non capiscono che la gente li ha abbandonati proprio perche’ loro non sanno affrontare la crisi economica nel modo giusto, cioe` con equita.

A nulla serve ai partiti nascondersi dietro il paravento del contabile eurpeo della Bocconi, la gente ha solo le scatole piene, il 40% non va a votare molti altri votano i candidati del movimento del comico Genovese.

I partiti dimostrano di essere irriformabili, non hanno idee, non hanno piu` il contatto con la gente, vivono dentro una capsula di vetro completamente avulsi dalla realta`. Tanto che la gente ormai si e` convinta che l`unico modo per riformarli e` mandarli affanculo, la gente preferisce provare l`ignoto anziche` continuare a morire piano piano, anziche` vedere le loro vite deteriorarsi sempre piu`, giorno dopo giorno inesorabilmente.

I sondaggi danno questi complici del macellaio della Bocconi in calo verticale, e allora per tutti l’appuntamento e` alle elezioni del 2013, anno della rivoluzione gentile.

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