Sarà per colpa di questa estate
che non vuole finire, sarà che le giornate sono ancora molto calde e invitano
al dolce far niente, sarà per chissà quali altri motivi ma dalle parti del
municipio di Ciminna di approvazione di bilancio proprio non se ne parla.
Perché? A noi comuni mortali non
è dato saperlo, di certo lo saprà il sindaco e il suo assessore al bilancio, ma
a noi poveri cittadini normali non vengono a dircelo. Tutto è avvolto da una
fitta e spessa coltre di nebbia.
I ciminnesi (almeno la parte più attiva) attendevano l’assemblea cittadina che il consiglio comunale aveva votato all’unanimità, quella sarebbe stata sicuramente un’ottima occasione per l’amministrazione e per i cittadini di parlare di tasse e di bilancio.
Invece, nulla! Tutto sfumato, tutto evaporato nel nulla, tutto affidato all’oblio. Chi, la sera nella quale era programmata l’assemblea, si è recato presso il Polo Museale, ha trovato affisso al portone, un laconico comunicato con il quale il sindaco informava che l’assemblea era stata rinviata sine die.
Strano, molto strano! A molti non sarà di certo sfuggita la singolarità del fatto, che l’assemblea era stata voluta e votata dal consiglio comunale all’unanimità, mentre il provvedimento di rinvio era firmato dal sindaco.
Ma si sa che molti dei nostri amministratori sconoscono il senso delle istituzioni. Non sanno distinguere tra consiglio comunale, sindaco e giunta.
Comunque adesso ci attendiamo che il presidente annulli qualche determinazione del sindaco, così tanto per pareggiare i conti.
I ciminnesi (almeno la parte più attiva) attendevano l’assemblea cittadina che il consiglio comunale aveva votato all’unanimità, quella sarebbe stata sicuramente un’ottima occasione per l’amministrazione e per i cittadini di parlare di tasse e di bilancio.
Invece, nulla! Tutto sfumato, tutto evaporato nel nulla, tutto affidato all’oblio. Chi, la sera nella quale era programmata l’assemblea, si è recato presso il Polo Museale, ha trovato affisso al portone, un laconico comunicato con il quale il sindaco informava che l’assemblea era stata rinviata sine die.
Strano, molto strano! A molti non sarà di certo sfuggita la singolarità del fatto, che l’assemblea era stata voluta e votata dal consiglio comunale all’unanimità, mentre il provvedimento di rinvio era firmato dal sindaco.
Domanda: ma che c’entra il
sindaco con il consiglio comunale? Con quale autorità il sindaco annulla una
decisione presa e deliberata dal consiglio comunale?
Modificare o annullare
deliberazioni del consiglio comunale non rientra di certo nelle prerogative e
nelle competenze del sindaco, semmai doveva essere il presidente
a firmare il provvedimento di rinvio, non certo il sindaco, è il presidente che
leggittimamente ha il diritto/dovere di rappresentare l’istituzione consiliare.Ma si sa che molti dei nostri amministratori sconoscono il senso delle istituzioni. Non sanno distinguere tra consiglio comunale, sindaco e giunta.
Il consiglio comunale, che è
sicuramente l’istituzione comunale più rappresentativa, è stato mortificato e
umiliato dal sindaco, che ne ha calpestato il potere decisionale e
l’indipendenza.
Tutto questo è avvenuto (tristemente) con la complicità del presidente
e nel silenzio assoluto di tutti quanti i consiglieri. Ma si sa che i nostri rappresentanti istituzionali i voti
sono bravi a chiederli non ad usarli
nell’interesse di tutti.Comunque adesso ci attendiamo che il presidente annulli qualche determinazione del sindaco, così tanto per pareggiare i conti.
Fuor di scherzo, credo che i
consiglieri comunali hanno il dovere di sanare questa ferita istituzionale
chiedendo le dimissioni del presidente, nel caso in cui esso non
avesse il buon gusto di farlo motu proprio, considerato che ha mostrato di
sconoscere le prerogative del suo ruolo, e che non ha mosso un dito o detto una sola parola
a difesa dell’istituzione che rappresenta.
Sono certo che il presidente non
me ne vorrà (ovviamente non c’è niente di personale), ma il vulnus ricevuto dal
consiglio comunale è a mio giudizio insanabile.
E' inaccettabile che il presidente consenta al sindaco di abolire o intervenire nelle deliberazioni adottate dal consiglio comunale, il sindaco non ha nessun titolo a parlare e decidere per conto del consiglio e dei consiglieri e questa vicenda dimostra che il presidente non abbia contezza di questo, per questa ragione è inadeguato, unfit direbbero gli inglesi.
E' inaccettabile che il presidente consenta al sindaco di abolire o intervenire nelle deliberazioni adottate dal consiglio comunale, il sindaco non ha nessun titolo a parlare e decidere per conto del consiglio e dei consiglieri e questa vicenda dimostra che il presidente non abbia contezza di questo, per questa ragione è inadeguato, unfit direbbero gli inglesi.
Tornando al bilancio, mentre i
comuni a noi vicini (vedi articolo del GDS su Borgetto) abbassano le aliquote
IMU, e i loro amministratori si tagliano le indennità di funzione per ridurre i
costi della politica, a Ciminna di bilancio nemmeno se ne discute, parlare di
tagli ai costi della politica e dell’apparato burocratico comunale è una bestemmia,
e all’importantissimo regolamento IMU non si fa nemmeno accenno.
Si parla invece di aumenti
sproporzionati di tariffe e di imposte, e financo dell’istituzione dell’ unica tassa che ancora non
paghiamo a Ciminna: l’IRPEF comunale.
Nessun sindaco e nessuna
amministrazione si erano mai spinti a tanto, ma a quanto pare (come ho avuto
modo di dire) gli attuali amministratori vedono il cittadino ciminnese come un
limone da spremere e un elettore senza cognizione.
Parlare di tagli ai costi della
macchina comunale e ai costi della politica a Ciminna è solo fantascienza,
eppure ci sarebbe bisogno di una discussione seria e franca sulle condizioni di
bilancio del Comune.
Mi chiedo: sarebbe così fuori dal mondo, se
l’assessore al bilancio indicesse una pubblica assemblea per chiarire le reali
condizioni di bilancio del Comune? Io dico di no, anzi lo vedo come un dovere
dell’assessore e del sindaco nel momento in cui vogliono massacrarci di tasse.
A fare il bilancio come lo
vogliono fare loro siamo bravi tutti.
Procedere nel fare il bilancio
dicendo: in cassa c’è 100, al comune
servono 150, quindi dobbiamo recuperare i 50 che mancano attingendo a
piene mani dalle tasche dei ciminnesi è troppo facile, non ci vogliono certo
dei geni per fare il bilancio in questo modo.
Purtroppo però, questa è la sbrigativa e poco responsabile
strategia che l’amministrazione vuole applicare nell'approntare il bilancio di previsione, noi
diciamo che per fare questo basta sapere fare le addizioni e le sottrazioni, e queste si imparano a scuola primaria.
Il bilancio comunale deve essere
fatto solo dopo avere fatto chiarezza su entrate e uscite, solo dopo che si è
fatto chiarezza su chi, come, perché e chi ha beneficiato dei debiti fuori bilancio prodotti negli ultimi
mesi della scorsa amministrazione, solo dopo aver chiarito quanto c’è in cassa,
solo dopo avere discusso sui mezzi più opportuni, giusti ed equi a
reperire eventuali e necessarie risorse finanziarie mancanti, questi passaggi sono
fondamentali e inevitabili.
Sono certo che molti consiglieri
hanno consapevolezza che il bilancio non può essere una mera operazione
aritmetica, perché hanno scelto di stare in consiglio per il bene della collettività.
Inoltre c'è da notare che quello che l'amministrazione deve deliberare, è il bilancio di previsione per l'anno 2012.
Il 2012 è quasi concluso e l'amministrazione ancora non ha lo strumento di bilancio, è una cosa ridicola che mostra l'incapacità di chi ci amministra.
Inoltre c'è da notare che quello che l'amministrazione deve deliberare, è il bilancio di previsione per l'anno 2012.
Il 2012 è quasi concluso e l'amministrazione ancora non ha lo strumento di bilancio, è una cosa ridicola che mostra l'incapacità di chi ci amministra.
In ultimo, cambiando argomento, devo fare una richiesta
a nome di diversi studenti
pendolari, che mi hanno chiesto di
capire quando vedranno i loro soldi, quando gli verranno rimborsati i soldi che
hanno anticipato per pagarsi l’autobus per recarsi a scuola a studiare.
Giro a chi di competenza questo
quesito: a quando i soldi per gli studenti?
Sappiamo benissimo che sono stati
pagati i mesi di gennaio e febbraio, sappiamo che il comune, non avendo
approvato il bilancio, è imbalsamato e può operare solo in dodicesimi, ma la responsabilità
di questo di chi è?
Inoltre gli studenti si chiedono:
gli amministratori percepiscono anche loro l’indennità di funzione in dodicesimi o questo trattamento è riservato
solo ai cittadini comuni?
Altra curiosità: a quanto
ammontano le indennità degli amministratori visto che spulciando l’albo
pretorio non si riesce a capire?
Come si dice in questi casi
restiamo in attesa di un vostro cortese e sollecito riscontro alla presente.
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