Ieri sera in consiglio comunale,
l’abbiamo scampata bella, infatti la giunta aveva proposto al consiglio di aumentare il costo annuale delle lampade
votive, da 12 euro annui a 13,20 euro annui.
Solo grazie ai riflessi pronti
del vice sindaco abbiamo evitato questa catastrofe, infatti il Sig Nigliaccio,
che in giunta aveva votato l’aumento in qualità di vice sindaco, in consiglio
comunale, spogliatosi delle altolocate e nobili vestigia di secondo cittadino,
e vestendo i panni dell’umile consigliere, ha presentato un emendamento che
annullava quello che lui stesso aveva votato in giunta. Conclusione adesso
chiunque decida di passare a miglior vita, lo può fare con la massima
tranquillità perché i suoi eredi, per la lampada votiva non dovranno pagare
13,20 euro l’anno ma bensì 12 euro, venendo così a risparmiare la bellezza di
1,20 che potranno usare per comprare un caffè e mezzo, o un tarallo o visto l'argomento un cerone.
Meno tonico, invece, ci è parso
il vice sindaco, ad emendare gli aumenti del 75% della TARSU, l’aumento del 75%
del canone idrico, l’aumento dell’IMU sulle case oltre la prima abitazione e l’istituzione
dell’addizionale IRPEF comunale (tassa nuova di zecca per Ciminna, prontamente
battezzata con i nome di: “ tassa Catalano & co”).
Tuttavia non ci sentiamo di
accusare il vice sindaco di niente, perché giustamente non può fare tutto lui. Al
vice sindaco va il nostro convinto ringraziamento per tutto quello che fa e che
farà, sia come controllore che come controllato.
Altro motivo di compiacimento, se
non addirittura di gioia, ci viene da quanto ci ha riferito l’assessore al
bilancio Gino Sarullo, il quale con
atteggiamento gaudente (gli è scappato più di un sorriso mentre parlava) ci ha detto che
adesso gli amministratori quando vanno in gita a Napoli pagano il costo della
gita di tasca propria, e ci ha anche detto che adesso gli amministratori non
hanno più il cellulare comunale, (speriamo non abbiano nemmeno la sim card) e
che intendono tagliarsi del 25% l’indennità di funzione.
Degno di notà è stato anche il chiarimento, fatto sempre dall'assessore al bilancio, sulle responsabilità degli spropositati e inauditi aumenti delle tasse che la giunta ha proposto al consiglio di approvare, infatti durante il solito sfogo comunista e contro i comunisti, l'assessore ha addossato la responsabilità degli aumenti al consigliere di minoranza sig. Faraci, responsabile agli occhi dell'assessore di votare il PD che a sua volta appoggia il governo Monti. Molti di noi sentendo queste parole hanno esclamato: "cazzo finalmente qualcuno coraggioso che parla chiaro, che dice la verità e fa nomi e cognomi, bravo Gino.
Parole sagge quelle dell'assessore al bilancio, ha detto tutte cose vere e inconfutabili, la responsabilità degli aumenti è senz'altro del sig Faraci, e se non è di Faraci è di Bersani che appoggia Monti,.
Mentre se Bersani facesse cadere Monti, come auspicano il sig Gino Sarullo e la Lega Nord, gli impiegati assunti in esubero al Coinres e i debiti fuori bilancio, si azzererebbero per magia.
Mentre se Bersani facesse cadere Monti, come auspicano il sig Gino Sarullo e la Lega Nord, gli impiegati assunti in esubero al Coinres e i debiti fuori bilancio, si azzererebbero per magia.
Queste parole hanno lasciato in molti il dubbio su quale partito abbia votato l'assessore al bilancio considerato che la Lega non era presente alle elezioni siciliane.
Ma riprendiamo a parlare di cose belle, c'è in campo l'ipotesi che la giunta si ridurrà del 25% l'indennità di funzione.
Certo da un amministrazione che
ci ha abituati ai grandi numeri, ci saremmo aspettati di più.
Notiamo infatti
che quando si tratta di mettere le mani nelle tasche dei ciminnesi, la cifra
ricorrente è il 75%, mentre quando si tratta di tagliare i soldi che
percepiscono gli amministratori (sempre dalle tasche dei ciminnesi) la cifra si riduce notevolmente ad un
miserabile 25%.
Dobbiamo dire per amore di verità che non possiamo muovere nessuna accusa al sindaco e alla giunta, nemmeno in questo caso, in quanto, purtroppo, i nostri amministratori, come la maggior parte dei politici italiani, hanno contratto una strana e incurabile patologia, che non lascia scampo.
Gli studiosi di patologia amministrativa chiamano questa sindrome:“strabismo di Cetto la
Qualunque”, (dal nome dell'indimenticabile politico calabrese)
Gli effetti di questa patologia sono disastrosi, infatti essa induce gli ignari amministratori che ne sono affetti a fottersene degli altri e ad essere molto interessati a loro stessi.
Quindi accusare i nostri amministratori di mettere le mani nelle nostre tasche senza darcene spiegazioni, sarebbe da parte nostra un esercizio fine a se stesso e scorretto, perché le loro scelte sono condizionate dalla sindrome i cui effetti ho appena esposto, denominata appunto "strabismo di Cetto La Qualunque".
Quindi accusare i nostri amministratori di mettere le mani nelle nostre tasche senza darcene spiegazioni, sarebbe da parte nostra un esercizio fine a se stesso e scorretto, perché le loro scelte sono condizionate dalla sindrome i cui effetti ho appena esposto, denominata appunto "strabismo di Cetto La Qualunque".
Fino ad oggi gli scienziati non sono riusciti a trovare una cura efficace per questa sindrome, tuttavia sono in corso esperimenti interessanti, in un laboratorio nei pressi di Piazza Indipendenza a Palermo, dove si sta sperimentando un nuovo farmaco estratto dal siero dei grilli che pare cominci a dare buoni risultati.
Altro motivo di soddisfazione,
per noi umili cittadini che siamo andati ad assistere alla seduta di consiglio,
è stato il piacere di vedere la performance dei consiglieri di maggioranza
(capogruppo escluso), che ci hanno dimostrato come con il duro allenamento e la
perseveranza, si può riuscire ad alzare la mano in maniera assolutamente
sincrona, deliziandoci di una prestazione degna dei migliori atleti di nuoto
sincronizzato.
Uno spettacolo perfetto, ad ogni
chiamata di voto del presidente, i consiglieri di maggioranza, con lo sguardo
sereno e fiero di chi è consapevole del proprio ruolo istituzionale (qualche
malalingua diceva che era lo sguardo beato di chi non capisce na mazza)
alzavano l’allenato arto superiore destro o sinistro, mostrando chi un dito,
chi due, chi addirittura tre.
La cosa che rende ancora più
eccezionale l’impresa dei consiglieri e che ha lasciato i presenti senza fiato, è che queste alzate di mano avvenivano senza proferir verbo, (direbbero i più colti), nel più assoluto
mutismo (diciamo noi), e senza nemmeno guardarsi negli occhi fra loro, segno questo di un
affiatamento incredibile.
Così ad ogni loro alzata di mano
giù aumenti del 75% della TARSU, istituzione dell'IRPEF comunale, aumenti dell’IMU,
aumenti del 75% del canone idrico!
Una bellezza!
Non siamo riusciti a capire
perché qualcuno tra il pubblico, anziché godersi lo spettacolo d’arte varia dei
nostri migliori talenti politici, aveva lo sguardo sofferente e si stringeva le natiche, come a volersi
parare da qualche colpo proibito, addirittura qualcuno (fuori) parlava di comprare la vasellina da usare non si capisce a che scopo. Altri chiedevano l'abbassamento del prezzo della birra come contrappasso dell'aumento dell'acqua. Insomma un delirio.
Altro fatto degno di nota è la
purezza e la semplicità di questa maggioranza, che ieri
sera, con il cuore in mano, non ha nascosto ai cittadini che loro sono lì da soli sei mesi e che
ancora stanno imparando il duro mestiere dell’amministratore. Le solite malelingue
hanno detto che allora questi consiglieri ieri sera non sapevano quello che stavano votando. Noi
diciamo NO! NO! E ancora NO!
Perché ieri sera il voto dei
giovani praticanti (per loro stessa ammissione) consiglieri di maggioranza è stato assistito prima dalle minacciose parole dell'assessore al bilancio, che ha minacciato l'apocalisse se non venivano approvati gli aumenti, e dopo da quelle più suadenti, competenti e coraggiose
del capo area dell’ufficio tecnico, che ne ha guidato passo passo tutte le
scelte, e loro del capoarea si fidano ciecamente. D’altronde come non fidarsi di chi in consiglio afferma di mettere in atto dei non meglio specificati escamotages amministrativi per il bene del paese e di rischiare così in prima persona?
L’ingenuità bella e pulita dei
consiglieri di maggioranza, (escluso il capogruppo), ha toccato poi vette impensabili, sfiornando le sensibili corde emotive dei ciminnesi presenti in consiglio, quando, una di loro ci ha confessato con purezza infantile, che durante la campagna
elettorale, nei comizi avevano promesso quantità industriali di bene di Ciminna, perchè non conoscevano la
situazione finanziaria del comune.
Beata ingenuità, come non notare
in queste chiare e limpide affermazioni la pulizia del consigliere che le ha
proferite, a lei non è mica venuto in mente di chiedere lumi, sulla situazione di cassa del comune all’ex sindaco Dr Leone, che era candidato nella sua stessa lista e sicuramente non ha nemmeno assistito ai suoi comizi,
perché l’ex sindaco ha detto chiaramente che lasciava un comune
finanziariamente in ottima salute e con un avanzo di amministrazione di
centinaia di migliaia di euro.
Che trauma sarà stato per le giovani consigliere e i
giovani consiglieri scoprire che le casse erano vuote e che c'erano centinaia di migliaia di euro di debiti fuori
bilancio.
Che trauma scoprire che un compagno di viaggio politico aveva mentito dal balcone.
Ma loro sono giovani e reattivi e hanno saputo (per nostra fortuna) superare prontamente il trauma grazie ad una curetta che prevede una bella pillola al giorno di "minnifuttu", e anche perchè il capo ha spiegato loro che i ciminnesi hanno il cuore
grande e dimenticano subito e che con i loro soldi riempiranno i
buchi trovati. (Sono daccordo su tutto ma su questo ho qualche piccolo dubbio)
La bontà d’animo di questi
consiglieri si appalesa anche dal fatto che si mantengono l’ex sindaco in giunta
senza “pipitari”, sicuramente altra gente al posto loro ne avrebbe chiesto le
dimissioni, loro no, loro sono buoni e queste cose non le fanno, anche perché
la politica non è il loro campo d’azione preferito, loro sono li per fare del
bene sono dei veri e propri missionari. Noi attendiamo ancora fiduciosi di
capire verso chi e come si manifesteranno gli effetti di questa questa loro missione, fin'ora abbiamo visto tasse tasse e ancora tasse.
Cavolo che tristezza almeno il Cetto originale non prendeva in giro nessuno e aveva un programma chiaro e condivisibile:"cchiu p... pi tutti"
Fuor di satira, ieri sera in
consiglio comunale è stata scritta una delle pagine più nere e negative per
Ciminna e i ciminnesi, abbiamo assistito al massacro dell’economia di molte
famiglie ciminnesi, che già stentano ad arrivare a fine mese.
Gli aumenti sono insostenibili e
sono stati tutti approvati con valenza
retroattiva e decorreranno dal primo gennaio 2012.
Massacro perpetrato in nome del
nulla, l’amministrazione ha messo le mani nelle tasche di tutti noi in maniera
violenta e inaccettabile, senza fare una
analisi seria della situazione finanziaria del comune e senza nessun tentativo
di alleggerire gli aumenti con una politica di tagli alle spese .
Ci hanno riempito di bugie perché
l’amministrazione fin’ora ha operato in dodicesimi quindi dai capitoli di
bilancio hanno potuto spendere solo un dodicesimo del totale, ciò significa che
il bilancio del comune per il 2012 è ancora pressoché intatto.
Allora io chiedo agli
amministratori: cosa volete fare dei nostri soldi?
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