martedì 4 agosto 2015

Il pianto dell'amica Luna.



Lì ed allora tutto non aveva senso e non può averne adesso.
La farsa di un anima che si recitava senza conoscersi.


Alcune vite si riaffacciano silenziose da molto lontano,
si scorgono timide da dietro la linea dell'orizzonte dell'esistenza,

provano ad esistere ancora, e lo fanno in momenti strani, momenti scelti.

Hanno gli occhi grandi e neri quelle vite,
non hanno voce e non ti chiamano,

Restano li sullo sfondo muto e aspettano, ti aspettano.
Sanno bene che tu le senti.

Altri dovrebbero avere gli stessi occhi e dovrebbero vederti quando ti guardano.
Possono farlo, ma non vogliono più.

Collezionare  emozioni è la sola cosa che sai, e forse che vuoi fare.
Non lascerai nulla dietro di te solo sensazioni scolpite nel vento.

Alla fine sei molto solo, forse troppo solo, ormai.
Resta a farti compagnia soltanto il vuoto caldo, dolce e inutile della tua anima imperfetta.

Prendi la testa tra le mani e guardi la Luna piangere.
La guardi lassu piangere scolpita nei tanti che non hai saputo amare.





2 commenti:

  1. Dire che questa poesia è bella è davvero superficiale. Ho sentito la mia anima vibrare ed essere accordata nel modo giusto, niente stonate tutto perfetto dentro questa imperfezione che sono , io.

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  2. Dire che questa poesia è bella è davvero superficiale. Ho sentito la mia anima vibrare ed essere accordata nel modo giusto, niente stonate tutto perfetto dentro questa imperfezione che sono , io.

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