martedì 9 ottobre 2012

Monti: "tutto chiacchiere e distintivo"

Il governo Monti continua a mostrare tutti i suoi limiti.
Sono incapaci di tagliare i costi della politica, nonostante tutti gli scandali degli ultimi tempi abbiano creato le condizioni adeguate e ideali per aggredire con decisione lo spreco e le ruberie e tagliare tutto il tagliabile.
Il governo,  invece fin dal suo insediamento, fin dai suoi primi provvedimenti, è sempre stato lesto ed efficace ad aggredire stipendi, pensioni e servizi sociali, mentre si mostra incapace di superare le resistenze di una classe politica corrotta fino al midollo, ormai senza nessuna credibilità e senza un reale consenso nel Paese.
I tagli alla politica vengono annunciati periodicamente, da questo o quel ministro, come una medicina oppiacea per tenere a bada una società civile che recrimina a gran voce maggiore giustizia ed equità sociale.

E’ ormai chiaro che i partiti stanno usando Monti per fargli fare il lavoro sporco, cioè di tagliare fino all'instostenibile le spese che incidono sulla vita della gente comune. Ma quando Monti prova ad avvicinarsi ai loro interessi, i partiti fanno muro e Monti si mostra troppo debole per fare qualcosa di serio.
E allora i risultati sono una politica di annunci. Il ddl contro la corruzione non vedrà mai la luce, ormai è diventato una barzelletta, e ogni giorno è oggetto di chiacchiere inutili se non addirittura di scontri interni allo stesso governo, che non a caso annovera tra le sue fila tanti sottosegretari indicati dai partiti pronti a ricordare a Monti che non è nessuno.

Il governo è un burattino in mano ad un parlamento di nominati, pieno zeppo di pregiudicati e indagati che non approveranno nessuna legge contro loro stessi.
Nessuno s’illuda che l’agnello festeggi la Pasqua.
I parlamentari, buona parte dei quali pregiudicati o indagati, tengono lì Monti per fare macelleria sociale, ma lo tengono ben lontano dall’intervenire per rendere più efficace la lotta contro la corruzione e gli sprechi, sarebbe come se i conigli regalassero le doppiette ai cacciatori. Pensiamo che questo possa succedere?
Napolitano dopo che da 60 anni sta in Parlamento, si è accorto che la classe politica è corrotta e anche lui si dà da fare per dispensare bellicosi moniti al Parlamento destinati, ovviamente, a restare lettera morta.
Monti dovrebbe avere il coraggio di andare al Quirinale e dimettersi perchè quello che sta facendo è solo un azione di macelleria sociale, e di questo ci rendiamo conto ogni giorno che passa e credo (spero di sbagliarmi) andrà sempre peggio.
La ricetta Monti è sbagliata, porta solo recessione e disoccupazione, e non ha inciso per nulla sul malaffare.

Si avvicinano le elezioni regionali e cominciano a girare per le strade del nostro paese vari personaggi che fanno politica ad alto livello, (alto livello per i loro interessi ovviamente), che chiedono il voto per questo o per quel politico. Ricordatevi ciminnesi che il vostro voto vale oro non buttatelo nella spazzatura.
Queste elezioni vanno interpretate come un referundum pro o contro i partiti, se votiamo per un partito tradizionale saremo complici, bisogna mandare un segnale forte, bisogna dire basta.
C'è troppo fatalismo e troppa rassegnazione in giro: su la testa Ciminna, su la testa ciminnese. Il voto è la partecipazione sono armi formidabili.

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