COMITATO
NO TARSU
NO TARSU
Come sapete Liberamente Ciminna e
CiminnAttiva hanno promosso fra i cittadini la nascita di un comitato NO TARSU,
che ha poi deciso la presentazione di un ricorso contro l’incredibile aumento
delle tariffe TARSU per l’anno 2012.
In sede di approvazione dell’aumento
delle tariffe TARSU in consiglio comunale, abbiamo sentito l’assessore al
bilancio mentire pubblicamente (sapendo di farlo) nel momento in cui affermava che la legge imponeva all’amministrazione comunale di coprire il 100%
del costo del servizio di raccolta dei rifiuti con le entrate della TARSU.
Questo è totalmente FALSO, FALSO
E ANCORA FALSO.
Noi del comitato NO TARSU, abbiamo
subito denunciato quella presa in giro e
più volte abbiamo detto che quella era una menzogna.
In seguito, la cittadinanza tutta,
ha potuto verificare che noi avevamo ragione ascoltando le parole
dell’avvocato Greco quando è venuto a spiegarci il ricorso.
L’assessore ha anche mentito alla
cittadinanza nel momento in cui ha detto che non c’erano soldi in cassa e che
quindi, pur volendo, l’amministrazione non era in grado di coprire la benché
minima percentuale del costo del servizio di raccolta dei rifiuti.
Oggi possiamo dire che anche
quest’affermazione era ed è FALSA, FALSA E ANCORA FALSA.
Durante quella seduta di
consiglio, alle parole dell'assessore al bilancio, il sindaco, gli altri componenti della giunta e i consiglieri che la sostengono, non hanno
battuto ciglio e quindi i ciminnesi si sono visti aumentare in quella sede, la
TARSU, l’IMU sulle seconde case, il
canone dell’acqua e dulcis in fundo, hanno visto anche tenere a battesimo, da questa giunta
Dracula, l’istituzione dell’addizionale IRPEF comunale che ogni mese falcidia i
nostri redditi e le nostre pensioni per foraggiare l’azione
dell’amministrazione comunale.
Oggi possiamo affermare, senza
tema di smentita, che quegli aumenti sono il frutto di MENZOGNE,
l’amministrazione comunale ci ha preso per i fondelli perché la verità e che
quegli aumenti potevano essere evitati.
La pistola fumante della prova,
c’è l’ha fornita in questi giorni la stessa amministrazione comunale, approvando il rendiconto
2012, nel quale risulta esistere un tesoretto di circa
540 mila euro di avanzo di amministrazione, al netto dei circa 200 mila
euro impegnati per pagare i debiti fuori bilancio e del milione di euro circa
accantonati come residui passivi.
Allo stato quindi le casse del
comune sono pingui e ricche, mentre le tasche dei ciminnesi lo sono un pò meno.
E’ questo il bene dei ciminnesi?
E’ questo il bene dei ciminnesi?
A noi pare che questa
amministrazione abbia operato in maniera deliberata per costituire un ingente
avanzo di amministrazione aumentando tutti i tributi e le tariffe che poteva. Con che fine?
Le famiglie ciminnesi non hanno bisogno di avanzo di amministrazione nel bilancio del comune, ma di soldi nelle loro tasche e per i loro bilanci familiari.
Le famiglie ciminnesi non hanno bisogno di avanzo di amministrazione nel bilancio del comune, ma di soldi nelle loro tasche e per i loro bilanci familiari.
Ricordiamo tutti che il bilancio
di previsione 2012 è stato approvato alla fine del mese di ottobre, quindi più
che un bilancio di previsione poteva considerarsi un conto consuntivo.
L’anno economico era già quasi
concluso, l’amministrazione aveva operato in dodicesimi quindi sapeva già
quanto aveva speso e quanto gli serviva per chiudere il bilancio in pareggio.
Le amministrazioni comunali non
sono aziende private che devono fare profitto, possono e devono chiudere il
bilancio in pareggio.
Invece inspiegabilmente,
l’amministrazione comunale di Ciminna decide questo massiccio aumento di tasse al fine di ricavare
dalle tasche dei ciminnesi un tesoretto cospicuo e farlo diventare avanzo di
amministrazione.
Questi 540 mila euro potevano
benissimo essere lasciati nelle nostre tasche, potevano essere lasciati nel
bilancio delle famiglie e non confluire nelle casse del comune in attesa che
qualcuno decida come spenderli, anche perchè di questi tempi nessuno si fida dei politci.
Le domande che tutti noi ci
poniamo sono tante e le elenchiamo di seguito sperando che qualcuno dei nostri amministratori
di maggioranza o di minoranza abbia la bontà di rispondere:
1.
Perché l’amministrazione comunale ha voluto costituire
volontariamente questo tesoretto?
2.
Cosa ne vogliono fare?
3.
Era necessario farlo?
4.
Non sarebbe stato più opportuno non aumentare le tasse
e chiudere il bilancio del 2012 in
pareggio lasciando in pace le finanze delle famiglie ciminnesi?
5.
Ritiene l’assessore al bilancio di avere il dovere morale di assumersi la
responsabilità politica dei suoi errori?
6.
Quali sono le azioni che le minoranze consiliari
intendono intraprendere?
7.
Intendono le minoranze consiliari chiedere alla Corte dei Conti un
controllo sui conti del Comune al fine di capire se quello che abbiamo appena
descritto sia tutto lecito?
Noi crediamo che bisogna fare
chiarezza estrema su questi strani errori anche perché i soldi di cui parliamo
sono i nostri e sono frutto del nostro onesto lavoro.
Il 24 del corrente mese, il
consiglio comunale è chiamato ad approvare il rendiconto 2012, a noi pare che
questa sia un’ottima occasione per i nostri rappresentanti in consiglio
comunale di prendere posizione su queste vicende e chiarire a tutti il perché
di questo dannoso travaso di soldi dalle nostre tasche verso le casse del comune.
Il 24 maggio andiamo numerosi a
sentire cosa diranno i nostri amministratori.
Nessun commento:
Posta un commento