mercoledì 8 maggio 2013

Banana Republic: Il miracolo economico della pregiatissima giunta Catalano/Leone (da: mannina.blogattivo.com)


Riprendo e rilancio dal blog di Salvatore Mannina (non me ne voglia), una notizia che lascia esterefatti.
In termini di avanzo d'amministrazione, la giunta smentisce se stessa e smentisce la base stessa delle scellerate scelte in materia finanziaria che ha fatto fino ad oggi. Qualche dubbio su questa vicenda dell'avanzo fantasma, io lo avevo avanzato tanto tempo fa nel post ciminna-siamo-benestanti-o-mendicanti.
Oggi, dopo avere detto in consiglio comunale, che non c'era una lira (euro) di avanzo di amministrazione in cassa, smentendo il povero ex sindaco Leone che dal balcone si era vantato di avere lasciato le casse comunali ricche di un avanzo di 500.000 euro. 
Dopo avere, quindi mentito sulla situazione finanziaria del comune, e con questa falsa scusa massacrato il contribuente ciminnese di tasse con la complicita degli esangui e pingui consiglieri comunali che hanno avallato e votato gli aumenti e il bilancio di previsione, evidentemente senza nemmeno avere letto un rigo di quello che votavano,  mostrando di essere inadeguati al ruolo che rivestono.  
Gli stessi che dicevano che non c'era un euro, sindaco e assessore al bilancio in testa, certificano invece che c'è un avanzo di oltre 500.000 euro e che quindi aveva ragione l'ex sindaco Leone, oggi assessore di questa giunta.
Il quale, per la verità, non si è strappato le vesti quando veniva sbugiardato dagli attuali compagni di viaggio e non si scompone nemmeno adesso che gli confermano che il bugiardo non era lui, ma coloro che dicevano che non c'era avanzo d'amministrazione, tanto tutti loro sono convinti che non devono dare conto e soddisfazione a nessuno dei soldi nostri.
Sveliamo i fatti.
Pochi giorni fa qualcuno (non ci è dato sapere chi) ha aperto  per sbaglio un cassetto nelle fumose stanze del potere ciminnese e cosa ha trovato? Un tesoretto! Cioè oltre 500.000 euro! 
Questo novello Indiana Jones in salsa ciminnese, quasi svenuto ha esclamato piegandosi sulle ginocchia: "sti cazzi".
Attorno a lui, una ressa di amministratori e dirigenti comunali visibilmente scossi e commossi hanno iniziato ad urlare: miracolo, miracolo e ancora miracolo: battendosi il petto e inginocchiandosi davanti al cassetto fumante di denaro fresco: . 
Io grido: dimissioni, dimissioni e ancora dimissioni.
Le cose sono due: o questi signori non sanno ne leggere ne scrivere, o ci stanno prendendo per il culo. In entrambi i casi dovrebbero dimettersi (lo dico sapendo che nessuno si dimetterà, perchè per dimettersi bisogna essere seri). La domanda spontanea è: perchè ci hanno massacrato di aumenti di tasse e imposte? C'è qualche consigliere comunale capace di fare luce su questa faccenda, magari in una pubblica assemblea. Anzichè occuparsi di coniglietti, potrebbero parlare di cose più serie.
Comunque alla luce di questo miracolo, la minoranza  una cosa di certo al potrebbe farla: scrivere alla corte dei conti per chiedere una verifica comparata del bilancio di previsione 2013 e del rendiconto 2012, chissà che almeno i magistrati contabili non siano più avveduti dei consiglieri che hanno approvato aumenti di tasse e bilancio in presenza di casse piene. Io da parte mia invierò loro questo link.
Di seguito l'articolo del consigliere comunale Salvatore Mannina.

"La giunta certifica il rendiconto 2012: c’è un avanzo che supera i 500.000 euro, ma allora a cosa è servito l’aumento vertiginoso delle tasse?
La giunta prende atto che dal rendiconto 2012 c’è un avanzo di amministrazione di  500.000 e passa euro.
Una previsione di spesa sovra stimata, che ha determinato nella cittadinanza un malcontento generale, dovuto all’aumento del 76% della Tarsu, dell’istituzione dell’addizionale Irpef fissandola allo 0,40%, dell’aumento del canone idrico da 40 a 70 euro, dell’istituzione dell’Imu per la seconda casa dello 0,86%.
Insomma una manovra finanziaria di tutto rispetto, che la comunità Ciminnese, non sta reggendo; si sviluppa il focolaio della protesta e si costituisce il movimento No Tarsu.
Ci hanno raccontato che la colpa era della trasformazione dei contratti dei 5 precari stabilizzati,
cosa che io ho smentito con carte e numeri alla mano.
Ci hanno raccontato che la precedente amministrazione, guidata dall’ex Sindaco Giuseppe Leone, oggi Assessore nell’esecutivo Catalano, aveva lasciato un bel poco di debiti, cosa vera ma non determinante a giustificare una cosi alta pressione fiscale, tante e vero, che i debiti di poco più di € 200.000, addirittura, sono stati pagati con la spesa corrente e non con l’avanzo di amministrazione del bilancio 2011.
Ci hanno raccontato che purtroppo la Tarsu doveva pesare tutta sulle spalle dei contribuenti, anche questo non vero, perché potevamo compartecipare alla spesa con almeno il 50% di fondi di bilancio.
Ci hanno raccontato che dovevamo adeguare il bilancio al rispetto del patto di stabilità, ma anche qua, se adeguamento ci dovrà essere interesserà il bilancio 2013 e non quello del 2012.
Insomma ci hanno raccontato tutta una serie di cose, che alla luce di questo cospicuo avanzo di amministrazione, di 500.000 e più euro, viene smentito del tutto e rispedito al mittente.
Ed allora mi chiedo: chi ha la responsabilità di questa sovra stimata previsione di bilancio 2012, visto e considerato che tra l’altro il bilancio, di previsione, è stato approvato a dicembre? Forse il Sindaco, l’assessore al bilancio ed il responsabile del settore finanziario hanno “commesso” un errore di previsione?
Non era forse meglio bilanciare la previsione con l’occhio rivolto al cittadino, esasperato dalla mancanza di lavoro e furibondo per l’aumento delle tasse?
Oppure si vuole finanziare la realizzazione di qualche opera pubblica con soldi di bilancio ?
Non sarebbe stato più intelligente alleggerire i cittadini e ricercare altrove il finanziamento? D'altra parte, quelle, che alcuni amministratori definiscono, cose inutili, vedi il Gal, ha portato due finanziamenti di quasi 200.000 mila euro.
Credo che il popolo meriti una duplice risposta: la politica assumendosi la propria responsabilità traendone le dovute conseguenze, e il funzionario rinunciando alla propria indennità di risultato, perché se risultato può essere considerato un avanzo di amministrazione, non può essere assolutamente considerato un risultato positivo, averlo conseguito sulle spalle martoriate dei contribuenti, che in preda alla disperazione di una disoccupazione devastante, si sono incazzati e rivoltati contro il sistema.
A questo punto possiamo dire, che alla luce, anche di questo dato, il ricorso promosso dai cittadini,
si addensa all’orizzonte come una tormenta che rischia di devastare il palazzo del potere."  

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