lunedì 23 dicembre 2013

Il sindaco delle tasse e la nobile arte di prevedere il passato.

Per la stragrande maggiornaza dei ciminnesi, l'attuale sindaco passerà alla storia come il SINDACO
delle TASSE. Certo c'è qualcuno (pochissimi) che riceve qualche prebenda più o meno regolare, ma per il resto della popolazione questo sindaco è visto e sarà ricordato come il sindaco delle tasse. Ma qui vogliamo parlare solo di una tassa: la tarsu
Sulla tariffa per il servizio raccolta rifiuti, che dobbiamo pagare per il 2013, è regnata la confusione più totale, complice anche il governo nazionale che sfornava notizie e ipotesi una dopo l’altra, nessuno riusciva a capire quanto , come e quando doveva pagare.
A Ciminna si rincorrevano varie ipotesi: pagheremo meno, pagheremo di più, quanto pagheremo? Pagheremo in regime di tares, di tarsu o di qualche altra sigla? Riceveremo un avviso, due avvisi o tre? Nessuno lo sapeva. Oggi sappiamo che abbiamo ricevuto 2 avvisi di pagamento, e che ne arriverà un terzo. Ma se paghiamo di meno o di più o la stessa cifra, molti ancora non lo sanno.

 L’intrigata matassa sembrava destinata ad essere dipanata il 21 novembre scorso, allorché  il consiglio comunale era chiamato a stabilire le tariffe del servizio raccolta rifiuti (allora in regime di tares, oggi nuovamente tarsu.) per il 2013.
Purtroppo anche in quel caso, il mistero non fu del tutto risolto.
Sindaco, giunta e maggioranza sostennero che le tariffe venivano abbassate del 24%, il consigliere Mannina e l’opposizione sostennero che questo dato era parzialmente corretto ma andava integrato per divenire vero in toto.
E comunque quel 24% in meno non deriva dalla volontà del sindaco delle tasse, di abbassare la pressione fiscale, ma più semplicemente dal fatto che gli uffici hanno calcolato che per il 2013 il costo complessivo del servizio è costato il 24% in meno.
Perché vero era che le tariffe venivano abbassate della percentuale indicata dalla maggioranza, ma era anche palese che veniva omesso di dire che il contribuente, per effetto delle nuove disposizioni in materia, avrebbe dovuto versare allo Stato 30 centesimi metro quadro pagava, rispetto alla tariffa stabilita dal Comune.
E proprio su questa omissione di notizia, che la giunta e la maggioranza hanno fatto credere che avevano abbassato il costo del servizio al contribuente ciminnese.
Io stesso, che non avevo avuto modo di assistere alla seduta di consiglio, leggendo quanto aveva scritto il consigliere Mannina sul suo blog, mi sono detto: aspettiamo l’avviso di pagamento poi facciamo 2+ 2 e vediamo.
Oggi, pur in attesa del terzo avviso di pagamento, quello che per intenderci conterrà i 30 centesimi a metro quadro che andranno allo Stato, posso dire una cosa, che è l’unica che credo interessi seriamente il contribuente ciminnese:
quello che stiamo pagando quest’anno rispetto a quello che pagavamo lo scorso anno prevede una diminuizione di appena l’8% circa.
Ecco la ragione del titolo di questo post: per i ciminnesi contribuenti 2+2 non fa 4, ma  fa meno 4.
In sintesi: maggioranza, sindaco e giunta fanno i loro giochetti verbali, ci dicono che hanno abbassato le tariffe, ma omettono di dire la cosa più importante e cioè che per le tasche dei ciminnesi non cambierà niente.
A noi non sembra corretto questo modo di agire, perché per il 2013 stiamo pagando più o meno la stessa cifra che pagavamo nel 2012, quindi nessuno deve venire a prenderci per i fondelli e dirci che ci ha abbassato la tariffa Tarsu, a maggior ragione quando questo qualcuno è lo stesso che lo scorso hanno le ha alzate di ben il 78%. E quando questo qualcuno, questo glielo ricorderemo fino alla nausea, sedeva nell’assemblea dei sindaci che  doveva vigilare sulle spese pazze del Coinres.
Il fatto acclarato è che dalle nostre tasche dobbiamo quest’anno tirare fuori la stessa cifra dello scorso anno è questo quello che per noi conta di più.
Risolto l’arcano abbassamento si abbassamento no bollette alla mano, adesso facciamo un’altra riflessione: poteva il sindaco,la giunta e la maggioranza che li sostiene fare di più?
Cioè poteva sul serio fare in modo che il prelievo dalle tasche dei ciminnesi per pagare il servizio di raccolta rifiuti essere ridotto?
Probabilmente si. Ad ogni buon conto la risposta a questo quesito arriverà il 27 dicembre 2013, allorché il consiglio comunale verrà chiamato ad approvare il bilancio di previsione del 2013.
Non vi mettete a ridere, perché quello che sarà approvato il 27 dicembre , si chiama appunto bilancio di previsione, anche se prevede cose già fatte.
Faccio un esempio per cercare di spiegare in maniera plastica di cosa parliamo: immaginate che il 27 dicembre 2013, vi capiti d’incontrare una chiromante, la quale si offre di  leggervi la mano per dirvi cosa vi succederà nel 2013, come reagireste? Sicuramente pensereste che oltre ad essere una chiromante, quella non ha tutte le rotelle a posto, perché è una cosa ridicola dire di volere prevedere quello che è già accaduto. Una cosa comica.
Tuttavia con l’approvazione del bilancio di previsione 2013, che sarà deliberato il 27 dicembre 2013 ad anno finito, succederà la stessa cosa, il consiglio comunale andrà a prevedere quello che è già da tempo accaduto. Altro che Nostradamus.
Però c’è un pero, questa singolare quanto ridicola prassi di prevedere il passato in auge nel nostro comune, nel caso delle tariffe Tarsu, delle quali ci stiamo qui occupando, ci potrebbe aiutare a capire se e quanto sindaco, giunta e maggioranza potevano abbassare le tariffe.
Ricorderete che lo scorso hanno successe che ci aumentarono le tariffe della tarsu del 78% al grido di: tasse o fallimento, salvo poi accorgerci all’atto dell’approvazione del consuntivo che nell’anno in cui si aumentavano tutte le tasse e le tariffe per evitare il fallimento del comune, si realizzava un avanzo d’amministrazione di oltre 300.000 mila euro. Cioè il sindaco, fece delle scelte che hanno determinato un prelievo forzoso dalle tasche esangui dei ciminnesi per impinguare le casse del comune di un bottino considerevole. Una scelta folle se fatta in maniera consapevole.
Non vorremmo che anche quest’anno succedesse la stessa cosa.
Penso e suggerisco che sarebbe il caso quest’anno di evitare lo stesso errore, che continuando a mantenere la pressione fiscale comunale a livelli  insopportabili per le tasche dei ciminnesi genererebbe altro avanzo d’amministrazione.
Bisogna ora ed adesso fare una ricognizione precisa di quanto si è già speso quest’anno e vedere quanto resta in cassa, e quello che resta in cassa destinarlo ad abbassare la Tarsu e ad eliminare l’addizionale IRPEF comunale. L’anno è ormai finito quindi siamo in grado di determinare se i fondi in bilancio per il 2013 sono stati tutti spesi o ci sono cifre non spese, queste cifre non spese vanno destinate all’abbassamento della pressione fiscale comunale  e non ad impinguare il bottino dell’avanzo d’amministrazione.
Ai ciminnesi i soldi servono in tasca non nelle casse del comune, i soldi sono dei ciminnesi, le tasse vanno assolutamente pagate ma per avere indietro servizi non per fare avanzo d’amministrazione.
L’occasione mi è gradita per augurare a tutti i ciminnesi Buone Feste e un Felice 2014.

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