venerdì 25 maggio 2012

Libro della settimana


Un romanzo che ho letto un pò di anni fa, una fotografia  impietosa e cinica della fragilità dell'equilibrio umano che può spezzarsi in qualsiasi istante .

Mostra quanto sia labile il confine tra la normalità e quello che normale non viene considerato.

Un uomo colpito da un grosso problema finanziario che scopre di non avere mai guardato il mondo che lo circonda immerso com'era nelle sue quotidiane certezze, che crollano inesorabilmente sotto il colpo di un evento a lui esterno, la perdità del lavoro.

Kees Popinga non reagisce a questo evento, semplicemente scopre di non avere vissuto, allora si libera dei sui legami e va alla ricerca vana di se stesso.

Kees Popinga si ubriaca di libertà, di una libertà senza morale e si immerge nella vita una vita non sua che lui pensa di controllare, si trasforma da perfetto borghese in un lucido assassino, sempre alla ricerca di un nuovo equilibrio, di una nuova identità, di un nuovo spazio sociale dove collocare il suo nuovo io.

Cade nell'ossessione di svelare agli altri la "sua" verità, sul chi è veramente Kees Popinga,

Il romanzo lascia nel lettore un sapore amaro, un interrogativo cogente al quale è impossibile rispondere.


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