Per la stragrande
maggiornaza dei ciminnesi, l'attuale sindaco passerà alla storia come
il SINDACO
delle TASSE. Certo c'è qualcuno (pochissimi) che riceve qualche prebenda più o meno regolare, ma per il resto della popolazione questo sindaco è visto e sarà ricordato come il sindaco delle tasse. Ma qui vogliamo parlare solo di una tassa: la tarsu
delle TASSE. Certo c'è qualcuno (pochissimi) che riceve qualche prebenda più o meno regolare, ma per il resto della popolazione questo sindaco è visto e sarà ricordato come il sindaco delle tasse. Ma qui vogliamo parlare solo di una tassa: la tarsu
Sulla tariffa per il servizio
raccolta rifiuti, che dobbiamo pagare per il 2013, è regnata la confusione più
totale, complice anche il governo nazionale che sfornava notizie e ipotesi una
dopo l’altra, nessuno riusciva a capire quanto , come e quando doveva pagare.
A Ciminna si rincorrevano varie
ipotesi: pagheremo meno, pagheremo di più, quanto pagheremo? Pagheremo in
regime di tares, di tarsu o di qualche altra sigla? Riceveremo un avviso, due
avvisi o tre? Nessuno lo sapeva. Oggi sappiamo che abbiamo ricevuto 2 avvisi di
pagamento, e che ne arriverà un terzo. Ma se paghiamo di meno o di più o la stessa cifra, molti ancora non lo sanno.
L’intrigata matassa sembrava destinata
ad essere dipanata il 21 novembre scorso, allorché il consiglio comunale era chiamato a stabilire
le tariffe del servizio raccolta rifiuti (allora in regime di tares, oggi
nuovamente tarsu.) per il 2013.
Purtroppo anche in quel caso, il
mistero non fu del tutto risolto.
Sindaco, giunta e maggioranza sostennero
che le tariffe venivano abbassate del 24%, il consigliere Mannina e l’opposizione
sostennero che questo dato era parzialmente corretto ma andava integrato per
divenire vero in toto.
E comunque quel 24% in meno non deriva dalla volontà del sindaco delle tasse, di abbassare la pressione fiscale, ma più semplicemente dal fatto che gli uffici hanno calcolato che per il 2013 il costo complessivo del servizio è costato il 24% in meno.
E comunque quel 24% in meno non deriva dalla volontà del sindaco delle tasse, di abbassare la pressione fiscale, ma più semplicemente dal fatto che gli uffici hanno calcolato che per il 2013 il costo complessivo del servizio è costato il 24% in meno.
Perché vero era che le tariffe
venivano abbassate della percentuale indicata dalla maggioranza, ma era anche
palese che veniva omesso di dire che il contribuente, per effetto delle nuove
disposizioni in materia, avrebbe dovuto versare allo Stato 30 centesimi metro quadro pagava,
rispetto alla tariffa stabilita dal Comune.
E proprio su questa omissione di
notizia, che la giunta e la maggioranza hanno fatto credere che avevano
abbassato il costo del servizio al contribuente ciminnese.
Io stesso, che non avevo avuto
modo di assistere alla seduta di consiglio, leggendo quanto aveva scritto il
consigliere Mannina sul suo blog, mi sono detto: aspettiamo l’avviso di
pagamento poi facciamo 2+ 2 e vediamo.
Oggi, pur in attesa del terzo
avviso di pagamento, quello che per intenderci conterrà i 30 centesimi a metro quadro che andranno allo
Stato, posso dire una cosa, che è l’unica che credo interessi seriamente il
contribuente ciminnese:
quello che
stiamo pagando quest’anno rispetto a quello che pagavamo lo scorso anno prevede
una diminuizione di appena l’8% circa.
Ecco la ragione del titolo di
questo post: per i ciminnesi contribuenti 2+2 non fa 4, ma fa meno 4.
In sintesi: maggioranza, sindaco
e giunta fanno i loro giochetti verbali, ci dicono che hanno abbassato le
tariffe, ma omettono di dire la cosa più importante e cioè che per le tasche dei
ciminnesi non cambierà niente.
A noi non sembra corretto questo
modo di agire, perché per il 2013 stiamo pagando più o meno la stessa cifra che
pagavamo nel 2012, quindi nessuno deve venire a prenderci per i fondelli e dirci
che ci ha abbassato la tariffa Tarsu, a maggior ragione quando questo qualcuno
è lo stesso che lo scorso hanno le ha alzate di ben il 78%. E quando questo
qualcuno, questo glielo ricorderemo fino alla nausea, sedeva nell’assemblea dei
sindaci che doveva vigilare sulle spese
pazze del Coinres.
Il fatto acclarato è che dalle nostre
tasche dobbiamo quest’anno tirare fuori la stessa cifra dello scorso anno è
questo quello che per noi conta di più.
Risolto l’arcano abbassamento si abbassamento
no bollette alla mano, adesso facciamo un’altra riflessione: poteva il sindaco,la
giunta e la maggioranza che li sostiene fare di più?
Cioè poteva sul serio fare in
modo che il prelievo dalle tasche dei ciminnesi per pagare il servizio di
raccolta rifiuti essere ridotto?
Probabilmente si. Ad ogni buon
conto la risposta a questo quesito arriverà il 27 dicembre 2013, allorché il
consiglio comunale verrà chiamato ad approvare il bilancio di previsione del
2013.
Non vi mettete a ridere, perché quello
che sarà approvato il 27 dicembre , si chiama appunto bilancio di previsione,
anche se prevede cose già fatte.
Faccio un esempio per cercare di
spiegare in maniera plastica di cosa parliamo: immaginate che il 27 dicembre
2013, vi capiti d’incontrare una chiromante, la quale si offre di leggervi la mano per dirvi cosa vi succederà nel
2013, come reagireste? Sicuramente pensereste che oltre ad essere una
chiromante, quella non ha tutte le rotelle a posto, perché è una cosa ridicola
dire di volere prevedere quello che è già accaduto. Una cosa comica.
Tuttavia con l’approvazione del
bilancio di previsione 2013, che sarà deliberato il 27 dicembre 2013 ad anno
finito, succederà la stessa cosa, il consiglio comunale andrà a prevedere
quello che è già da tempo accaduto. Altro che Nostradamus.
Però c’è un pero, questa
singolare quanto ridicola prassi di prevedere il passato in auge nel nostro
comune, nel caso delle tariffe Tarsu, delle quali ci stiamo qui occupando, ci
potrebbe aiutare a capire se e quanto sindaco, giunta e maggioranza potevano
abbassare le tariffe.
Ricorderete che lo scorso hanno
successe che ci aumentarono le tariffe della tarsu del 78% al grido di: tasse o
fallimento, salvo poi accorgerci all’atto dell’approvazione del consuntivo che
nell’anno in cui si aumentavano tutte le tasse e le tariffe per evitare il
fallimento del comune, si realizzava un avanzo d’amministrazione di oltre
300.000 mila euro. Cioè il sindaco, fece delle scelte che hanno determinato un
prelievo forzoso dalle tasche esangui dei ciminnesi per impinguare le casse del
comune di un bottino considerevole. Una scelta folle se fatta in maniera
consapevole.
Non vorremmo che anche quest’anno
succedesse la stessa cosa.
Penso e suggerisco che sarebbe il
caso quest’anno di evitare lo stesso errore, che continuando a mantenere la
pressione fiscale comunale a livelli insopportabili
per le tasche dei ciminnesi genererebbe altro avanzo d’amministrazione.
Bisogna ora ed adesso fare una
ricognizione precisa di quanto si è già speso quest’anno e vedere quanto resta
in cassa, e quello che resta in cassa destinarlo ad abbassare la Tarsu e ad
eliminare l’addizionale IRPEF comunale. L’anno è ormai finito quindi siamo in
grado di determinare se i fondi in bilancio per il 2013 sono stati tutti spesi
o ci sono cifre non spese, queste cifre non spese vanno destinate all’abbassamento
della pressione fiscale comunale e non
ad impinguare il bottino dell’avanzo d’amministrazione.
Ai ciminnesi i soldi servono in
tasca non nelle casse del comune, i soldi sono dei ciminnesi, le tasse vanno assolutamente
pagate ma per avere indietro servizi non per fare avanzo d’amministrazione.
L’occasione mi è gradita per
augurare a tutti i ciminnesi Buone Feste e un Felice 2014.
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