mercoledì 27 novembre 2013

Mensa scolastica: fuori il nome del cervellone che decide.



Anche quest’anno, al  comune di Ciminna qualcuno ha fatto lo sforzo di pensare a come cambiare il modo di pagamento del servizio di mensa scolastica.
Bisogna ammettere che anche quest’anno il risultato di questo sforzo è stato eccezionale. 
Il nuovo sistema deliberato durante la scorsa seduta di Consiglio Comunale è un sistema ingiusto e sballato nello stesso tempo.
La grande mente che ha prodotto questa decisione di certo non si è risparmiata, perché per pensare una cosa come quella deliberata, ci vuole uno sforzo da emorroidi celebrali. 
Augurando al cervellone in questione  una pronta guarigione, ci permettiamo sommessamente , come facciamo di solito, di esprimere la nostra modesta opinione.

Ricorderete che già lo scorso anno, in un post intitolato: “pagamento mensa: ovvero quando la fantasia supera la realtà”, da questo blog criticammo le modifiche apportate al sistema di pagamento, perché definiva un quadro anti economico per le casse del Comune e ingiusto per gli utenti, cioè per le famiglie ciminnesi che pagano la mensa per i propri figli che la frequentano.
Oggi scopriamo che lo scorso anno eravamo stati facili profeti di un piccolo disastro annunciato: infatti durante lo scorso consiglio comunale, il responsabile del servizio ammetteva di avere sbagliato i conti e che lo scorso anno il comune ha dovuto sborsare circa 14.000 euro in più di quello che aveva previsto in bilancio.
Oltre ad ammettere l’errore contabile il responsabile del settore, sosteneva la proposta di ritornare al sistema di pagamento pre anno scolastico 2012/13. 
Tale proposta è stata bocciata in primis dall’assesso/consigliere alla pubblica istruzione, Giuseppe Leone, e poi dalla maggioranza del consiglio comunale.
Infatti il consiglio nella scorsa seduta deliberava il seguente sistema di pagamento: gli alunni della primaria pagheranno 20 euro per un abbonamento mensile, mentre i bambini della scuola dell’infanzia pagheranno 2 euro a pasto.
Eistein non avrebbe saputo fare di meglio.
Basta fare due semplici conti per capire che: ai bambini di scuola primaria un pasto costerà 1,1 euro, mentre ai bambini della scuola dell’infanzia, lo stesso pasto costerà 2 euro.
Una cosa assolutamente ingiusta, priva di senso e sprezzante verso il cittadino ciminnese.
Senza contare che è profondamente irrispettoso e antidemocratico cambiare le regole del gioco a partita iniziata. 
Questo cambiamento andava fatto già alla fine dello scorso anno, così da potere dare alle famiglie la possibilità di scegliere tra il tempo normale (dalle 8,00 alle 16,00) o il tempo ridotto dalle (8,00 alle 13,00) sapendo e conoscendo il costo della mensa. Invece le famiglie che hanno scelto di iscrivere i propri bambini alla scuola dell'infanzia sapevano che avrebbero pagato 25 euro al mese, mentre con il nuovo sistema pagherebbero almeno 40 euro al mese.
E’ come se l’arbitro di una partita di calcio cambiasse le regole durante la partita, questo atteggiamento è sbagliato.
Inoltre ancora oggi, dopo tanti anni che presso la scuola Primaria e dell’infanzia  di Ciminna, funziona il servizio mensa, il Comune non si è dotato di un regolamento e  tutto si svolge nell’anarchia più totale, almeno per quel che riguarda il Comune. Una cosa abbastanza imbarazzante per qualsiasi amministrazione, tranne che per la nostra, la quale è impegnata a spremersi le meningi per partorire questi aborti amministrativi.
Invitiamo i nostri amministratori a rivedere e regolamentare  il sistema: il pasto deve costare lo stesso prezzo per tutti i bambini e il servizio ha necessità di un regolamento.
E visto che parliamo di scuola, invitiamo anche l’amministrazione a venire a dare un occhiata alla situazione della palestra della scuola primaria, dove il pavimento sta venendo via pezzo a pezzo, dove i bambini muoiono dal freddo, e dove da secoli non si fa un intervento di manutenzione straordinaria e tutto si sta perdendo malinconicamente.
Invitiamo l'amministrazione anche ad intervenire per sistemare il bagno delle bambine del piano terra della scuola primaria.
Insomma invitiamo l’amministrazione ad intervenire ed essere presente a scuola, d'altronde le tasse a Ciminna l’amministrazione le ha portate ad un livello da 5 stelle, allora i cittadini si aspettano un attenzione a 5 stelle alle loro esigenze e ai servizi comunali.
Concludiamo prendendo atto dell’abbassamento del 14% della TARSU, che di certo è pochissima cosa, perché sempre facendo un semplice calcolo matematico cioè 78-14 = 64, realizziamo che rispetto a prima dell’insediamento di quest’amministrazione, noi paghiamo la Tarsu il 64% in più.
Avevamo lanciato un appello all'assessore al bilancio per la riduzione delle tasse, quello fatto è un piccolo passo, ci aspettiamo ancora dell'altro perchè ci sono le condizioni di bilancio per farlo.

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