Tempo fa ebbi a pubblicare su
agoraciminna, un post che aveva al centro tre personaggi “scilipoti, schettino
e sancho panza. (di proposito in minuscolo)
In quel post attaccavo con una
certa asprezza, appena mitigata da qualche battuta, il modo di fare politica di
molti qui a Ciminna.
La mia ovviamente non intendeva
essere una critica fine a se stessa, ma voleva indicare ai politici e agli
elettori ciminnesi i pericoli futuri e le storture, generate nel processo di formazione
delle liste e degli accordi elettorali, dalla presenza di alcuni poco qualificati
personaggi che si aggiravano nel panorama pre-elettorale alla ricerca di una
collocazione per loro personalmente proficua.
Criticavo con durezza l’opportunismo
cinico di alcuni che paragonavo per via di alcune loro caratteristiche
personali ai tre personaggi su citati.
Il trasformismo di alcuni
politici o presunti tali, è in termini assoluti una stortura da combattere e da
limitare perché genera situazioni politicamente poco governabili e perché afferma
sempre di più nella gente la convinzione che non esiste la politica buona ma
solo la politica degli affari, degli interessi e dello scambio di voto.
L’affermarsi di questa
convinzione spinge sempre più la gente a “barattare” il proprio voto con una
promessa più o meno credibile, e non a scegliere il candidato che possa dare
maggiori garanzie di onesta e competenza, perché tutti i politici vengono visti
come un corpo unico di disonesti spingendo la gente ad usare ancor di più il proprio voto per conseguire interessi
personali e non collettivi con risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Quando postavo la su citata
riflessione, chiedevo ai candidati sindaco di non imbarcare opportunisti perché
questo avrebbe creato sconcerto e disorientamento nell’elettorato e futuro malgoverno,
appello ovviamente rimasto inascoltato da tutti.
Purtroppo credo di essere stato
(mio malgrado) buon profeta, perché le
prime forti conseguenze delle scelte di imbarcare migranti politici sono a mio
giudizio alla base dello stallo sulle deleghe e sulla nomina del vicesindaco.
Primo grave fallimento del neo
eletto sindaco.
Tante sono le ipotesi che girano
a Ciminna per spiegare i quasi 2 mesi di ritardo che sta subendo la formazione
ultima della giunta comunale, io credo che il sindaco ha il dovere di spiegare
in consiglio comunale le cause del ritardo, e lo debba fare con sincerità e
onestà per rispetto di tutti i ciminnesi.
E magari la prossima volta
provare a non volere vincere ad ogni costo, alleandosi anche con chi lo aveva,
5 anni prima rinnegato e battuto, perché è umanamente impossibile (anche in
politica) mettere subito da parte 5 anni di ruggine e di lotta politica senza
quartiere, e pensare a lavorare per Ciminna.
Sinceramente equiparare LiberaMente con le altre due liste mi sembra un po fuori luogo, poi il progetto può essere più o meno condivisibile, ma sicuramente non abbiamo niente a che vedere con le altre due compagini elettorali e con le logiche da te citate.
RispondiEliminaFilippo rileggi bene il post.
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