Con qualche giorno di ritardo ci
accingiamo a rendere a tutti voi noti i contenuti delle comunicazioni del
Dottor Greco, nostro consulente nel ricorso contro la TARSU del 2012, durante
l’assemblea del comitato cittadino NO TARSU CIMINNA.
Siamo certi che ci scuserete per
il ritardo.
Ci eravamo lasciati nella
penultima assemblea, tenutasi presso l’aula magna dell’istituto che ospita le
nostre scuole secondarie di secondo grado, con la promessa di rincontrarci per
capire come muoverci per quello che riguarda le bollette della TARSU del 2013, avevamo detto che era necessario
aspettare e vedere come l’amministrazione comunale impostava le cose e quello che
deliberava, per poi decidere insieme cosa fare sulla scorta del parere del Dr Greco.
Ebbene abbiamo atteso che
l’amministrazione comunale deliberasse il come e il quanto, e abbiamo inviato
le delibere al Dr. Greco, il quale le ha analizzate e ci ha ampiamente
illustrato le sue conclusioni proprio nell’assemblea della quale ci stiamo
occupando.
Prima di entrare nel merito delle
cose, diciamo brevemente che l’assemblea è stata presieduta dai promotori del
comitato NO TARSU CIMINA, il gestore del blog “ciminattiva” Salvatore Fina, ed
il Presidente dell’associazione socio-culturale “LiberaMente Ciminna” Filippo
Ciringione, che hanno inizialmente introdotto le questioni da trattare.
Entriamo adesso nel vivo di
quanto illustrato dal Dr Greco.
La prima cosa che noi tutti
volevamo sapere era se dovevamo pagare o ricorrere anche avverso le bollette
TARSU del 2013.
Ci preme poi darvi una chicca tutta locale nel pieno stile “banana republic”, al quale questa amministrazione ci ha ormai abituati: voi tutti sapete che noi ci siamo riuniti in comitato per difenderci dalla violenta aggressione del Sindaco e della sua maggioranza contro l’economia delle nostre famiglie.
Il parere del Dr Greco (fatto
proprio dal comitato) è che pur essendoci le condizioni per trovare alcune
motivazioni per fare ricorso anche contro la TARSU del 2013, secondo il consulente del Comitato, non ci conviene fare ricorso per i seguenti motivi:
- Le delibere dell’amministrazione comunale relative alla Tarsu del 2013, se pur dopo una prima fase molto confusa, sono da considerare abbastanza coerenti con il dettato della normativa vigente;
- Il comitato ha ottenuto l’abbassamento del 24% delle tariffe TARSU, quindi la via del ricorso sarebbe per lo meno inopportuna in questa fase;
- Inoltre, considerando che il calcolo della TARSU 2013, è stato fatto avendo come parametro la TARSU del 2012, una eventuale vittoria del nostro ricorso aprirebbe la strada alla richiesta di conguaglio per quello che stiamo pagando in più nel 2013, quindi anche la partita della TARSU 2013 resta aperta seppur in attesa della sentenza. Il Dr Greco ci ha anche comunicato che la sentenza che ci riguarda dovrebbe arrivare nei prossimi mesi.
La cosa bella e positiva che
ognuno di noi ha sentito dire al Dr Greco, è che l’azione del comitato NO TARSU
ha già sortito un primo effetto, cioè quello che questa volta l’amministrazione
comunale i conti li ha fatti meglio e con più rispetto verso le nostre tasche.
Durante l'assemblea si è rilevato che l’azione del nostro comitato,
unitamente a quella dei tanti comitati sorti in vari comuni siciliani, ha
contribuito a dare forza alle istituzioni preposte alla vigilanza, con il
risultato che il Coinres, vero centro di sprechi e generatore di questi costi
pazzeschi, è stato messo in liquidazione.
La liquidazione del Coinres e la
nostra azione hanno già prodotto qui a Ciminna un effetto positivo, cioè un abbassamento
delle tariffe TARSU del 24% a parità di servizio erogato.
Questa è la prova provata di quello
che il comitato va dicendo da quando si è costituito: cioè che ai cittadini era
richiesto (e lo è in parte ancora) di pagare i costi “politico/affaristici”
della gestione del carrozzone Coinres, che nulla hanno a che fare con i costi
reali del servizio e che non possono essere fatti pagare ai cittadini.
Carrozzone Coinres messo su e
gestito nella maniera che le indagini della magistratura contabile e ordinaria
stanno portando alla luce, il tutto nel silenzio assoluto e assordante (che per
noi significa bene placito) anche dell’amministrazione comunale di Ciminna, dei
suoi sindaci (presenti e passati) e dell’attuale presidente del consiglio, che
per un periodo ha svolto un ruolo di primo piano nell’amministrazione del
Coinres.
Gli amministratori appena citati
non ci hanno tutelato, hanno consentito e sono stati gli esecutori ultimi del
sacco dell’economia delle famiglie ciminnesi, attraverso l’innalzamento della
pressione fiscale comunale che è ormai insostenibile per le tasche di tutti.
Un innalzamento della tassazione finalizzato
contro il bene comune, atto a garantire il galleggiamento clientelare di
un’amministrazione in affanno e priva d’idee.
Nel frattempo
è arrivata, dalla Commissione Tributaria Provinciale di Palermo, una sentenza
che aumenta le nostre speranze di ottenere giustizia.
Avrete tutti
letto nei quotidiani locali, che 220 cittadini monrealesi hanno vinto il loro
ricorso contro l’aumento della TARSU nel loro comune, contestando che la
competenza della determinazione delle tariffe non è della giunta ma del
consiglio comunale. Tale identica motivazione ha trovato ampio spazio anche nel
nostro ricorso, unitamente ad altre motivazione ancor più rilevanti di questa.
Ci preme poi darvi una chicca tutta locale nel pieno stile “banana republic”, al quale questa amministrazione ci ha ormai abituati: voi tutti sapete che noi ci siamo riuniti in comitato per difenderci dalla violenta aggressione del Sindaco e della sua maggioranza contro l’economia delle nostre famiglie.
Abbiamo discusso,
ci siamo cercati un legale ed infine abbiamo fatto un ricorso.
Abbiamo fatto
una cosa normalissima in un stato di diritto, un semplice ricorso che ha visto
partecipare centinaia di famiglie. Lo abbiamo fatto per difenderci dalla loro
dissennata politica di tassazione e questo ricorso, come già sapete, ci è
costato 2.500 euro.
Ebbene
dobbiamo sapere tutti quanti che il Sindaco per difendere le sue tasse, contro
di noi e contro il nostro ricorso, ha assoldato un legale che ci costa oltre
5000 euro, il doppio di quello che è costato il ricorso del comitato NO TARSU.
Con la bella differenza che noi stiamo legittimamente difendendo i nostri interessi pagando il ricorso con i nostri soldi, mentre loro stanno facendoci pagare anche il costo del legale che hanno assoldato per attaccare la nostra azione di leggittima difesa. Sindaco se sei così convinto di essere nel giusto pagalo tu il legale, non usare i nostri soldi contro di noi. VERGOGNA.
Con la bella differenza che noi stiamo legittimamente difendendo i nostri interessi pagando il ricorso con i nostri soldi, mentre loro stanno facendoci pagare anche il costo del legale che hanno assoldato per attaccare la nostra azione di leggittima difesa. Sindaco se sei così convinto di essere nel giusto pagalo tu il legale, non usare i nostri soldi contro di noi. VERGOGNA.
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