domenica 2 dicembre 2012

Diretta web delle sedute di consiglio: ovvero si sveglieranno i nostri eroi?



Premetto che sono assolutamente favorevole alla trasmissione in diretta web delle sedute di consiglio comunale.
Ho accolto con favore e ho sostenuto da subito l’iniziativa, che è partita dall’associazione Liberamente, che ha trovato il consenso (purtroppo non numericamente sufficiente) della minoranza consiliare e di due consiglieri comunali di maggioranza.

Le sedute consiliari non potevano e non possono essere trasmesse perché il regolamento consiliare vigente non lo prevede:

"Art. 37 - Registrazione magnetica delle sedute
Le sedute del Consiglio Comunale possono essere registrate su supporto magnetico. La
registrazione magnetica delle sedute resta acquisita agli atti del Comune e conservata per cinque anni, la stessa può essere trascritta integralmente, ma non costituisce allegato del verbale, dopo la trascrizione non è obbligatoria la conservazione del supporto magnetico.
Non si procede alla registrazione delle sedute segrete."

Come si evince da questo articolo le sedute consiliari possono essere registrate e trascritte, non certamente trasmesse ne via web ne in altro modo. Allo stato non può essere trasmesso nemmeno l'audio.Va detto che le regole di un regolamento consiliare hanno forza di legge.
Tant’è che nella seduta del 05/10/2012, il consiglio ha votato la proposta di modifica dell’articolo 37, per consentire il servizio di trasmissione in diretta via web delle sedute, per il quale l’associazione Liberamente si era offerta a titolo gratuito.
Purtroppo in quella seduta 8 consiglieri appartenenti alla maggioranza consiliare, fra cui il presidente votarono contro la modifica del regolamento e quindi contro la trasmissione via web delle sedute.
Il sottoscritto, da privato cittadino, contestava aspramente quel no. (leggi post su ciminnattiva)
Liberamente, così manifestava il suo dissenso verso la delibera del consiglio. (leggi post su liberamenteciminna)
L’associazione Liberamente ha avuto il merito di non demordere, ha iniziato a raccogliere le firme per chiedere al consiglio di rivedere il proprio voto, tantissimi sono stati i ciminnesi che hanno firmato la petizione me compreso.
L’associazione Liberamente ha quindi riproposto al presidente del Consiglio la richiesta di trasmettere le sedute, e qui colpo di scena: il presidente (folgorato sulla via di Damasco) cambia opinione e autorizza la  trasmissione dell’audio delle sedute.
Liberamente accetta e per la prima volta il 16/11/2012, i ciminnesi hanno la possibilità di ascoltare da casa il dibattito consiliare e conoscere scelte e ragioni.
Ed è a questo punto che le scelte del presidente, dei consiglieri (tacito assenzo) e dell'associazione assumono una misura,  a mio avviso, discutibile.
Qui io ravvedo la presenza di alcuni punti che invece, in un paese democratico vanno affrontati e risolti e quindi facciamoci alcune domande:

  1. Che valore ha la delibera del consiglio comunale che ha detto no alla trasmissione delle sedute?
  2. Il presidente del Consiglio ha il potere di concedere che le sedute vengano trasmesse in presenza di una delibera consiliare che ha detto no a questo servizio?
  3. Il presidente del Consiglio può annullare le delibere del consiglio comunale? (se si, mi chiedo cosa ci sta a fare il consiglio, e nel caso specifico gli otto consiglieri che hanno votato NO)
  4. Il regolamento comunale serve ancora a qualcosa, e quindi più in generale, quanto valgono le regole per questi nostri amministratori?
  5. In questo momento l’associazione Liberamente è complice del Presidente in un’azione che mortifica le  regole e   il consiglio comunale?

Brevemente voglio condividere la mia opinione sulla vicenda.
Sul primo punto: credo che il consiglio o anche singoli consiglieri, dovrebbero intervenire per riprendersi le prerogative che la legge assegna loro e ridare un po’ di credibilità all’intero organo consiliare, perché è già la seconda volta che il consiglio comunale delibera qualcosa e qualcuno annulla le loro delibere.
Io mi chiedo se c’è qualcuno che può decidere di annullare  a proprio piacimento, quello che il consiglio comunale delibera, cosa ci sta a fare questo consiglio comunale? Passiamo tutto in mano al Sindaco e al presidente e buonanotte.
Sul secondo punto: estraggo le prerogative che il regolamento consiliare attribuisce al presidente e sarete voi stessi a decidere se il presidente si è mosso dentro i confini delle sue competenze del suo ufficio o è andato oltre.

"Art. 6 - Presidente del Consiglio
Il Presidente convoca e presiede il Consiglio. In caso di assenza o impedimento il Presidente è sostituito dal Vice Presidente, ed in caso di assenza o di impedimento di questo, dal Consigliere presente che ha riportato il maggior numero di preferenze individuali (art. 19, L.R. 7/92, modificato dall’art. 43, L.R. 26/93).
Il Presidente rappresenta l’intero Collegio ne tutela la dignità del ruolo ed assicura le
funzioni allo stesso attribuite dalla legge e dallo Statuto.
Provvede al proficuo funzionamento dell’Assemblea consiliare, modera la discussione degli argomenti e dispone che i lavori si svolgano con l’osservanza del presente Regolamento. Concede la facoltà di parlare e stabilisce il termine della discussione; pone e precisa i termini delle proposte per le quali si discute e si vota, determina l’ordine delle votazioni, ne controlla e proclama il risultato, con l’assistenza degli scrutatori.
Il Presidente è investito di potere discrezionale per mantenere l’ordine, assicurare
l’osservanza della legge e la regolarità della discussione e delle deliberazioni. Ha facoltà di
sospendere o sciogliere, nei casi previsti dalle vigenti norme, l’adunanza.
Nell’esercizio delle sue funzioni il Presidente si ispira a criteri di imparzialità, a difesa delle
prerogative del Consiglio e dei singoli consiglieri.
Esercita ogni altra funzione prevista dalla Legge, dallo Statuto e dal presente Regolamento"

Sul terzo punto: commento secco no di certo, e rimando alla lettura delle competenze che il regolamento attribuisce al Presidente.
Sul quarto punto: mi è parso di capire che per questi nostri amministratori, le regole non sono uno degli strumenti principali di regolamentazione della vita democratica, ma bensì solo un intralcio.
Sul quinto punto: credo che Liberamente, ove continuasse a trasmettere le sedute, in assenza di una modifica al regolamento, quindi in assenza di una deliberazione del consiglio comunale (che è il solo organo istituzionale che può modificare o annullare le proprie deliberazioni) che regolamenti la questione, sarebbe complice di una pratica che non rispetta le regole e che non rispetta il voto del consiglio.
La regola è regola sempre, e va rispettata in qualsiasi circostanza. Sono assolutamente certo che gli amici di Liberamente sapranno muoversi, anche in questo caso, nel rispetto delle deliberazioni del consiglio e del regolamento.

Concludo dicendo che tutti gli attori di questa vicenda devono fare la loro parte, per ridare un po’ di credibilità al consiglio comunale, che è quello che ne esce con le ossa rotte più di tutti, perché assiste imbelle a tutto quello che altri decidono al posto suo. Il consiglio non può ridursi a fare semplicemente l'organo che aumenta le tasse su mandato del Sindaco e della giunta. Dimostri di contare qualcosa e di avere la colonna vertebrale dritta.
Infine sulle regole voglio citare una frase di Gherado Colombo,  (P.M. di mani pulite):
 “In uno stato di diritto e in uno stato in cui tutti partecipano, anche se indirettamente, alla gestione della cosa pubblica e in cui esistono delle strade per modificare le regole che si ritengono ingiuste, le regole esistenti vanno osservate e basta.”     




Nessun commento:

Posta un commento