Premetto che sono assolutamente
favorevole alla trasmissione in diretta web delle sedute di consiglio comunale.
Ho accolto con favore e ho
sostenuto da subito l’iniziativa, che è partita dall’associazione Liberamente,
che ha trovato il consenso (purtroppo non numericamente sufficiente) della
minoranza consiliare e di due consiglieri comunali di maggioranza.
Le sedute consiliari non potevano
e non possono essere trasmesse perché il regolamento consiliare vigente non lo
prevede:
"Art.
37 - Registrazione magnetica delle sedute
Le sedute del
Consiglio Comunale possono essere registrate su supporto magnetico. La
registrazione
magnetica delle sedute resta acquisita agli atti del Comune e conservata per
cinque anni, la stessa può essere trascritta integralmente, ma non costituisce
allegato del verbale, dopo la trascrizione non è obbligatoria la conservazione
del supporto magnetico.
Non si procede alla registrazione delle
sedute segrete."
Come si evince da questo articolo
le sedute consiliari possono essere registrate e trascritte, non certamente
trasmesse ne via web ne in altro modo. Allo stato non può essere trasmesso nemmeno l'audio.Va detto che le regole di un regolamento
consiliare hanno forza di legge.
Tant’è che nella seduta del
05/10/2012, il consiglio ha votato la proposta di modifica dell’articolo 37,
per consentire il servizio di trasmissione in diretta via web delle sedute, per
il quale l’associazione Liberamente si era offerta a titolo gratuito.
Purtroppo in quella seduta 8
consiglieri appartenenti alla maggioranza consiliare, fra cui il presidente
votarono contro la modifica del regolamento e quindi contro la trasmissione via
web delle sedute.
Il sottoscritto, da privato
cittadino, contestava aspramente quel no. (leggi post su ciminnattiva)
Liberamente, così manifestava
il suo dissenso verso la delibera del consiglio. (leggi post su liberamenteciminna)
L’associazione Liberamente ha
avuto il merito di non demordere, ha iniziato a raccogliere le firme per
chiedere al consiglio di rivedere il proprio voto, tantissimi sono stati i
ciminnesi che hanno firmato la petizione me compreso.
L’associazione Liberamente ha quindi riproposto al presidente del Consiglio la richiesta di trasmettere le sedute, e
qui colpo di scena: il presidente (folgorato sulla via di Damasco) cambia
opinione e autorizza la trasmissione
dell’audio delle sedute.
Liberamente accetta e per la
prima volta il 16/11/2012, i ciminnesi hanno la possibilità di ascoltare da
casa il dibattito consiliare e conoscere scelte e ragioni.
Ed è a questo punto che le scelte del presidente, dei consiglieri
(tacito assenzo) e dell'associazione assumono una misura, a mio avviso,
discutibile.
Qui io ravvedo la presenza di alcuni punti che invece, in un paese democratico vanno affrontati e risolti e quindi facciamoci alcune domande:
Qui io ravvedo la presenza di alcuni punti che invece, in un paese democratico vanno affrontati e risolti e quindi facciamoci alcune domande:
- Che valore ha la delibera del consiglio comunale che ha detto no alla trasmissione delle sedute?
- Il presidente del Consiglio ha il potere di concedere che le sedute vengano trasmesse in presenza di una delibera consiliare che ha detto no a questo servizio?
- Il presidente del Consiglio può annullare le delibere del consiglio comunale? (se si, mi chiedo cosa ci sta a fare il consiglio, e nel caso specifico gli otto consiglieri che hanno votato NO)
- Il regolamento comunale serve ancora a qualcosa, e quindi più in generale, quanto valgono le regole per questi nostri amministratori?
- In questo momento l’associazione Liberamente è complice del Presidente in un’azione che mortifica le regole e il consiglio comunale?
Brevemente voglio condividere la
mia opinione sulla vicenda.
Sul primo punto: credo che il consiglio o anche singoli
consiglieri, dovrebbero intervenire per riprendersi le prerogative che la legge assegna loro
e ridare un po’ di credibilità all’intero organo consiliare, perché è già la
seconda volta che il consiglio comunale delibera qualcosa e qualcuno annulla le loro delibere.
Io mi chiedo se c’è qualcuno che può decidere di annullare a proprio piacimento, quello che il consiglio comunale delibera, cosa ci sta a fare questo consiglio comunale? Passiamo tutto in mano al Sindaco e al presidente e buonanotte.
Io mi chiedo se c’è qualcuno che può decidere di annullare a proprio piacimento, quello che il consiglio comunale delibera, cosa ci sta a fare questo consiglio comunale? Passiamo tutto in mano al Sindaco e al presidente e buonanotte.
Sul secondo punto: estraggo le
prerogative che il regolamento consiliare attribuisce al presidente e sarete
voi stessi a decidere se il presidente si è mosso dentro i confini delle sue
competenze del suo ufficio o è andato oltre.
"Art.
6 - Presidente del Consiglio
Il Presidente
convoca e presiede il Consiglio. In caso di assenza o impedimento il Presidente
è sostituito dal Vice Presidente, ed in caso di assenza o di impedimento di
questo, dal Consigliere presente che ha riportato il maggior numero di
preferenze individuali (art. 19, L.R. 7/92, modificato dall’art. 43, L.R.
26/93).
Il Presidente
rappresenta l’intero Collegio ne tutela la dignità del ruolo ed assicura le
funzioni allo
stesso attribuite dalla legge e dallo Statuto.
Provvede al
proficuo funzionamento dell’Assemblea consiliare, modera la discussione degli
argomenti e dispone che i lavori si svolgano con l’osservanza del presente
Regolamento. Concede la facoltà di parlare e stabilisce il termine della
discussione; pone e precisa i termini delle proposte per le quali si discute e
si vota, determina l’ordine delle votazioni, ne controlla e proclama il
risultato, con l’assistenza degli scrutatori.
Il Presidente
è investito di potere discrezionale per mantenere l’ordine, assicurare
l’osservanza
della legge e la regolarità della discussione e delle deliberazioni. Ha facoltà
di
sospendere o
sciogliere, nei casi previsti dalle vigenti norme, l’adunanza.
Nell’esercizio
delle sue funzioni il Presidente si ispira a criteri di imparzialità, a difesa
delle
prerogative
del Consiglio e dei singoli consiglieri.
Esercita ogni altra funzione prevista dalla
Legge, dallo Statuto e dal presente Regolamento"
Sul terzo punto: commento secco no di certo, e rimando alla lettura
delle competenze che il regolamento attribuisce al Presidente.
Sul quarto punto: mi è parso di capire che per questi nostri
amministratori, le regole non sono uno degli strumenti principali di
regolamentazione della vita democratica, ma bensì solo un intralcio.
Sul quinto punto: credo che Liberamente,
ove continuasse a trasmettere le sedute, in assenza di una modifica al
regolamento, quindi in assenza di una deliberazione del consiglio comunale (che è il solo organo istituzionale che può modificare o annullare le proprie deliberazioni) che
regolamenti la questione, sarebbe complice di una pratica che non rispetta le
regole e che non rispetta il voto del consiglio.
La regola è regola sempre, e va rispettata in qualsiasi
circostanza. Sono assolutamente certo che gli amici di Liberamente sapranno muoversi, anche in questo caso, nel rispetto delle deliberazioni del consiglio e del regolamento.
Concludo dicendo che tutti gli attori di questa vicenda devono fare la loro parte, per ridare un po’ di credibilità al consiglio comunale, che è quello che ne esce con le ossa rotte più di tutti, perché assiste imbelle a tutto quello che altri decidono al posto suo. Il consiglio non può ridursi a fare semplicemente l'organo che aumenta le tasse su mandato del Sindaco e della giunta. Dimostri di contare qualcosa e di avere la colonna vertebrale dritta.
Infine sulle
regole voglio citare una frase di Gherado Colombo, (P.M. di mani pulite):
“In uno stato di diritto e in uno stato in
cui tutti partecipano, anche se indirettamente, alla gestione della cosa
pubblica e in cui esistono delle strade per modificare le regole che si
ritengono ingiuste, le regole esistenti vanno osservate e basta.”
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